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Bonus carburante: che cos’è e chi lo può ricevere

Il 2022 è stato ed è tuttora un anno impegnativo per tutti dal punto di vista economico: gli strascichi della pandemia, la guerra in Ucraina e il conseguente aumento del costo generale della vita ci hanno creato non pochi problemi.

E le bollette vertiginose che tutti noi abbiamo ricevuto in questi mesi hanno messo a dura prova l’Italiano medio.

Ma anche l’aumento del costo dei carburanti è stato un’enorme batosta che ha cambiato le scelte e i modi di vivere degli italiani.

Noi di Autocarrozeria De Corso siamo presenti anche in questo momento complicato, informandoti e consigliandoti.

Ed è per questo che vogliamo fare chiarezza sul bonus carburante, argomento molto gettonato nell’ultimo periodo.

Che cos’è il bonus benzina o bonus carburante?

Con l’articolo 2 del decreto legge 21/2022, e con la successiva legge 20 maggio 2022 n. 512, è stata data la facoltà ai datori di lavoro di erogare ai dipendenti delle loro aziende un bonus di massimo 200€ in buoni benzina o titoli analoghi, che non verrà conteggiato come reddito da lavoro dipendente e non sarà quindi tassato.

Chi può richiedere il bonus e in che modo?

Non sono previsti limiti di reddito per l’erogazione del bonus, ma serve solamente essere lavoratori dipendenti di un’azienda privata.

Non è necessario fare una domanda o compilare alcun modulo, in quanto l’erogazione dei 200€ dipende dall’azienda stessa, che può decidere in maniera autonoma se erogarlo e a chi, così come può scegliere se riconoscerlo a titolo collettivo oppure ad personam.

Anche gli autotrasportatori, grazie al Decreto energia, potranno richiedere il bonus carburante dalle 15.00 del 12 settembre 2022 entro 30 giorni attraverso la piattaforma dell’Agenzia delle Dogane.

Per quanto riguarda invece imprese agricole, di agromeccanica e della pesca, grazie al Decreto aiuti ter potranno richiedere un credito d’imposta del 20% sulle spese relative al carburante utilizzato tra ottobre e dicembre 2022.

Oltre a questo bonus, è stato firmato un decreto che prolunga fino al 17 ottobre 2022 la riduzione delle accise di benzina, gasolio, gpl e metano.

Che cosa possiamo fare per risparmiare sui consumi?

L’aumento vertiginoso del costo dei carburanti ha messo in ginocchio tutti noi, e il bonus di 200€ è un palliativo che non risolve di certo il problema, ne siamo consapevoli.

Ma allora che cosa possiamo fare per consumare meno e risparmiare un po’ di più?

Noi di Autocarrozzeria De Corso ti rispondiamo con una sola parola: manutenzione!

Ebbene sì, una corretta e frequente manutenzione dell’auto ti aiuta a risparmiare ed è per questo che ti elenchiamo le prestazioni essenziali da richiedere per abbassare i consumi e avere una vettura in perfetto stato:

  • cambiare l’olio di frequente
  • pulire spesso i filtri
  • controllare la pressione delle gomme
  • controllare i freni
  • pulire gli iniettori
  • accertarsi che non ci siano perdite.

E per qualsiasi dubbio, affidati a dei professionisti come l’Autocarrozzeria De Corso, perché è importante creare un rapporto di fiducia che solo la vera professionalità ti può trasmettere.

Non dimenticare che, per risparmiare ancora un po’ sui consumi, ci sono alcune regole che tu stesso puoi seguire:

  • mantieni il più possibile la velocità costante quando guidi
  • cerca di mantenere l’auto leggera, evitando anche il pieno di carburante che la appesantisce
  • evita quando possibile l’utilizzo di radio e aria condizionata che consumano energia
  • utilizza marce più alte così da rendere maggiormente efficiente il motore.

Come vedi l’Autocarrozzeria De Corso è sempre qui per aiutarti a sfruttare al meglio la tua autovettura, offrendoti grande professionalità per un risparmio assicurato.

Chiamaci per un consiglio su misura!

Guida autonoma e normative

Auto a guida autonoma: ecco come il conducente umano sta passando di moda!

Il “fai da te” quando si parla di auto diventerà sempre più un’utopia.

Ti chiederai perché ne siamo così sicuri.

Semplice, perché si discute sempre più spesso di veicoli a guida autonoma.

Di che cosa si tratta?

Chi è uno specialista del settore sa già di che cosa parliamo, ma presto sarà un argomento sulla bocca di tutti, anche di chi esperto in materia non è.

 

Le auto a guida autonoma sono per definizione quei veicoli in grado di muoversi, scegliere i percorsi e gestire eventuali situazioni anomale in totale autonomia, senza che un essere umano debba tenere le mani sul volante oppure mantenere l’attenzione vigile per intervenire in caso di necessità.

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Attenzione alla differenza con la cosiddetta assistenza alla guida, già presente in alcuni autoveicoli, che presuppone sempre l’attenzione e l’intervento umano, come per esempio il cruise control.

 

Le auto a guida autonoma sono invece in grado di gestire tutte le situazioni possibili, e non hanno quindi la necessità di un conducente.

Questo è possibile grazie a molti dispositivi con una tecnologia di altissimo livello, come lo scanner laser a fascio multiplo denominato lidar, i radar che danno una visione a 360° dell’area attorno al veicolo, i sensori ad ultrasuoni, le telecamere e il GPS.

Esistono vari livelli di guida autonoma, dal livello 0 dove nessuno dei dispositivi tecnologici prende il controllo del veicolo al livello 5 dove l’auto non ha né pedali né volante e non necessita quindi di un conducente umano.

 

“È una pazzia!”, grideranno alcuni di voi.

È il futuro, concorderanno altri.

 

Resta il fatto che la sola idea della diffusione di questi autoveicoli totalmente autonomi sta scombussolando notevolmente le normative di tutti gli stati, soprattutto per quanto riguarda le responsabilità in caso di incidenti.

 

Il 14 luglio 2022 è entrato in vigore l’articolo 34 bis della Convezione di Vienna che permette la circolazione delle auto a guida autonoma di livello 3 sul territorio dell’Unione Europea, ma con alcune restrizioni.

Ovviamente questa nuova normativa dovrà essere inserita e adattata alle norme dei singoli stati dell’Europa.

 

La strada verso l’autorizzazione all’utilizzo di veicoli a guida autonoma di livello 5 è ancora lunga, ma sicuramente ci stiamo muovendo, seppur lentamente, verso questa direzione.

 

Il Regno Unito ha già stabilito una tabella di marcia per arrivare pronto al momento in cui le prime vetture a guida autonoma saranno in circolazione sul suo territorio.

Uno dei punti principali discussi riguarda la responsabilità in caso di incidenti: il produttore o l’azienda garante in quel frangente della sicurezza dell’auto saranno i responsabili di eventuali sinistri, non più il conducente del veicolo, e sarà quindi importante un’accurata manutenzione delle auto a guida autonoma per evitare pericolose situazioni.

 

Anche noi dell’Autocarrozzeria De Corso dovremo essere pronti ad affrontare un nuovo livello di tecnologia e di check up delle autovetture.

La professionalità che ci contraddistingue pianta le sue radici nella formazione del personale, sempre in linea con i tempi e con le novità del mercato.

 

Sarà sempre più necessario affidarsi a dei professionisti per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle auto, e noi dell’Autocarrozzeria De Corso saremo pronti in pole position per aiutarti, consigliarti e mettere a punto nel miglior modo possibile la tua auto.

 

Ricordati che la sicurezza sulla strada dipende anche da una buona e corretta manutenzione dei veicoli, ma non solo di quelli a guida autonoma!

Anche la tua utilitaria o la tua auto sportiva hanno bisogno di un check up ciclico per non lasciarti a piedi ed evitare situazioni pericolose per te e per gli altri.

 

Quindi, che cosa aspetti?

Chiamaci e fissa un appuntamento, che l’inverno si avvicina!

Saremo felici di chiacchierare con te anche di tutte le novità sul mercato, auto a guida autonoma comprese!

Come salvare la tua auto dal caldo estivo: consigli e trucchi a portata di tutti

Che bella l’estate!

Le vacanze imminenti, il mare, il caldo, la tintarella…. Ma ti sei mai chiesto quanti problemi questa stagione possa creare alla tua auto?

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Sole, forte calore, resina, insetti, sabbia, salsedine possono danneggiare l’auto se alla base non vi è una corretta manutenzione.

Ecco allora qualche consiglio dell’Autocarrozzeria De Corso per proteggere il tuo veicolo.

 

Innanzitutto, prima di partire per le ferie o magari ad inizio estate è sempre meglio fare un check up completo, controllando lo stato di salute della tua auto:

  • controllo acqua e olio del motore
  • controllo della pressione degli pneumatici
  • controllo del parabrezza: lo shock termico dovuto al brusco cambio di temperatura quando si accende l’aria condizionata può far allargare crepe minuscole già presenti
  • controllo ed eventuale sostituzione dei tergicristalli, che con il sole e il calore tendono a seccarsi
  • controllo dell’acqua per i tergicristalli con preferibile aggiunta dell’apposito detergente per ripulire dai residui di insetti che tendono a lasciare strisciate che limitano la visuale
  • controllo della corretta funzionalità dell’aria condizionata ed eventuale ricarica del gas
  • controllo della batteria: in estate con il forte calore potrebbe infatti farci brutti scherzi scaricandosi all’improvviso, ed è quindi meglio ricaricarla o sostituirla se necessario
  • pulizia accurata dei cristalli con prodotti appositi, soprattutto all’interno: in estate, se non si usa l’aria condizionata, si tende a tenere i finestrini abbassati, con conseguente ricircolo di polvere all’interno dell’abitacolo, che finisce per creare una patina sui vetri che riduce la visibilità.

 

In estate sarebbe buona norma parcheggiare la propria auto all’ombra quando possibile, per evitare che il sole rovini il cruscotto, i sedili nonché altre parti all’interno dell’auto, che potrebbero scolorire, macchiarsi o addirittura deformarsi.

Nel caso in cui la tua auto dovesse rimanere parcheggiata al sole per molte ore, ci sono alcuni trucchi per limitare i danni:

 

  • si possono applicare le pellicole oscuranti ai cristalli, per far sì che i raggi ultravioletti vengano filtrati
  • sul parabrezza, non potendo applicare la pellicola per motivi di sicurezza, è sempre buona cosa utilizzare un telo parasole riflettente quando l’auto è parcheggiata, che, oltre ad impedire al sole di danneggiare le superfici, mantiene anche una temperatura più confortevole all’interno dell’abitacolo, evitando in parte gli shock termici
  • utilizzare dei coprisedili per proteggere dal sole e dal sudore le tappezzerie interne.

 

Parcheggiando l’auto all’esterno, soprattutto quando si è in vacanza, si finisce sempre per infilarla sotto qualche albero per proteggerla dal sole.

Ed ecco che la resina, altro problema estivo e non solo, si deposita su cristalli e carrozzeria.

Ecco che cosa fare in questo caso:

 

  • ripulire l’auto con detergenti e panni appositi, per evitare che la resina rovini la carrozzeria e che crei problemi di visibilità sul parabrezza
  • utilizzare olii vegetali che servono sia a ripulire che a proteggere la tua auto

 

Quando si va al mare, poi, il problema per eccellenza è la salsedine, che si deposita sulla carrozzeria e crea il rischio di ruggine.

È quindi buona norma:

 

  • coprire l’auto con un telo quando è parcheggiata fuori
  • utilizzare una cera apposita per proteggere la carrozzeria.

 

Anche la sabbia può creare problemi, soprattutto all’interno dell’abitacolo, ed è quindi necessario aspirarlo a fondo e scuotere i tappetini per ripulirli da ogni residuo.

 

Al rientro, il consiglio è quello di richiedere un lavaggio completo dell’auto per ripulirla da tracce di salsedine, resina e residui di insetti che, se lasciate sedimentare sulla carrozzeria e sui cristalli, possono danneggiare il colore o creare aloni.

In aggiunta ad una bella pulizia approfondita degli interni, ben venga anche una sanificazione con ozono, efficace contro muffe, acari, virus e batteri.

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Per concludere, ti suggeriamo di seguire tutti i nostri consigli per evitare di incappare in problematiche più ampie, fastidiose e, soprattutto, dispendiose.

Ricorda che è sempre meglio prevenire qualsiasi problema, soprattutto se si parla di auto e di sicurezza stradale!

 

Contattaci per qualsiasi domanda oppure per avere un consiglio sull’acquisto di prodotti specifici per la tua auto o per prenotare un controllo. Noi dell’Autocarrozzeria De Corso siamo qui per voi!

 

Ti aspettiamo quindi presso la nostra sede per un check up prima della partenza, e poi….

Buone vacanze!

Carrozza con cavalli

Come si è evoluta la carrozzeria dell’auto

L’evoluzione della carrozzeria delle auto dall’inizio del Novecento ad oggi

 

Anche se nessuno ci pensa mai, il termine carrozziere è legato a carrozza in quanto originariamente era colui che le riparava e, in certi casi, le guidava.

Fa sorridere, ma è proprio così!

È evidente, quindi, che quando si vuole parlare di carrozzeria, si deve per forza tornare ad un passato piuttosto lontano, non dico alla nascita delle carrozze, ma sicuramente agli inizi del Novecento.

Ti sei mai chiesto di che cosa sono fatte le carrozzerie delle auto che guidiamo?

Partiamo dall’inizio.

 

Agli albori, precisamente negli anni ’20 del Novecento, la carrozzeria esterna era costituita inizialmente da pannelli di legno, subito abbandonati e sostituiti dai metalli, e precisamente dall’acciaio.

A quei tempi non c’erano ancora trattamenti per le superfici che evitassero il deterioramento, e l’acciaio portò con sé un grande problema: la ruggine.

 

Ma già dagli anni ’30 si cominciò ad utilizzare un materiale che, oltre a non arrugginire, era molto più leggero, anche se più costoso e meno facile da lavorare: l’alluminio.

Successivamente ci fu chi cercò una via alternativa e più economica, creando dei pannelli in fibra di vetro mescolata a resine, scarti di cotone e altri prodotti sintetici, soluzione ancora utilizzata ai giorni nostri.

 

Il settore dell’automotive non ha mai smesso di fare ricerca e di innovare:

la continua evoluzione di forme, di design e di materiali è sotto gli occhi di tutti e queste spesso sono le caratteristiche alla base delle nostre scelte quando dobbiamo cambiare macchina, non possiamo negarlo.

I materiali, oltretutto, influenzano in maniera determinante le caratteristiche prestazionali e qualitative di una vettura. Il peso della scocca di un’auto, infatti, incide sulle sue performance, ma anche sui consumi, sulle emissioni e sulla sicurezza.

 

L’evoluzione dall’inizio del Novecento ad oggi ha portato a soluzioni sempre più leggere, resistenti e che permettono di lavorare su forme estremamente aerodinamiche.

 

Ad oggi i materiali più utilizzati sono:

 

  • leghe di ferro, ovvero acciaio e varianti: materiale utilizzato per le auto di classe media e bassa, perché più economico
  • leghe di alluminio: rispetto all’acciaio, riducono il peso fino al 35% e non subiscono il problema della ruggine; dato il costo maggiore, vengono utilizzate per auto di fascia alta
  • materie plastiche e relative leghe: leggere, economiche e spesso utilizzate per paraurti, specchietti, fari, ma anche parti della carrozzeria
  • resine termoindurenti come la fibra di carbonio, che abbina leggerezza, resistenza, ridotte emissioni di CO2 ad un prezzo piuttosto elevato, che lo rende un materiale adatto unicamente alle supercar
  • vetro, utilizzato per finestrini e parabrezza.

 

I materiali per la carrozzeria di un’auto vengono scelti sulla base dei costi e delle performance che dovrà raggiungere: è ovvio che una piccola utilitaria rivestita in fibra di carbonio avrebbe decisamente poco senso!

Attualmente il materiale più utilizzato è ancora l’acciaio, per il suo basso costo e per la facilità nella lavorazione.

 

In ogni caso non possiamo negare che la carrozzeria delle auto, dagli albori ad oggi, di strada ne ha fatta!

Un buon carrozziere dei giorni nostri ha a che fare con un lavoro complesso, per il quale deve formarsi su svariati materiali e innumerevoli attrezzature.

 

La professionalità deve essere al primo posto nella scala dei valori di un carrozziere per avere la sicurezza di un lavoro fatto ad hoc.

E noi di De Corso Autocarrozzeria ti aspettiamo per offrirti proprio questo: professionalità prima di tutto!

Chiamaci per conoscere nel dettaglio tutti i nostri servizi.

 

i rischi legati ai veicoli elettrici

I rischi legati ai veicoli elettrici

Il numero di veicoli elettrici in circolazione è sempre più alto e questo richiede, da parte degli operatori del settore, competenze sempre più specifiche.

Lo stesso vale anche per chi deve recuperare i mezzi in caso di sinistro perché, con l’alta tensione, i rischi sono dietro l’angolo.

Su questo tipo di veicoli ancora non esiste una linea specifica per questo tipo di lavori se non indicazioni precauzionali fornite dalle case automobilistiche.

L’ abilitazione PES/PAV è molto utile anche se non è specifica per le auto elettriche. Questa è stata presa come riferimento per fornire indicazioni agli operatori per svolgere in sicurezza il lavoro sugli impianti ad alta tensione.

I rischi per la persona sono nelle tecnologie adottate per fornire l’energia sufficiente al moto che avviene con pacchi batterie ad alta tensione.

Le case costruttrici hanno prestato particolare attenzione a questo aspetto:

  • la batteria è collegata all’impianto con due relé aperti che la separano non appena si disinserisce l’accensione
  • nessun conduttore ad alta tensione è collegato alla carrozzeria
  • l’isolamento è monitorato dalla centralina che segnala immediatamente eventuali dispersioni.

Questo sistema rende sicuro il veicolo per l’utilizzatore, ma che deve effettuare soccorso tecnico deve adottare precauzioni ben precise per evitare rischi per la propria e l’altrui incolumità.

Quali precauzioni vanno adottate?

La prima regola, naturalmente, è togliere tensione dall’impianto ma i possibili rischi non sono solo questi. Le batterie, infatti, contengono un liquido caustico e altamente dannoso per i tessuti umani e nel caso (anche se improbabile) fuoriuscisse in caso di incidente bisogna avere un adeguato equipaggiamento protettivo.

C’è rischio di incendio? E se la macchina finisce in acqua?

I possibili scenari.

Il rischio di incendio nel caso di veicolo elettrico è remoto ma possibile. Il fenomeno si chiama thermal runaway: la batteria subisce un repentino e inarrestabile aumento della temperatura e si innesca una reazione a catena che porta alla rottura dell’equilibrio termico del sistema.

Le principali cause del thermal runaway sono tre

  • Urti meccanici
  • Problemi elettrici, come ad esempio un cortocircuito
  • Problemi termici quale un eccessivo riscaldamento (ma parliamo di un’esposizione a 80° per più di 24 ore o a 150° per pochi minuti)

Il primo problema è quello dalle probabilità più elevate, infatti in caso di incidente, la prima cosa da fare è la messa in sicurezza del veicolo e non solo del pacco batteria ma anche dell’alimentazione dell’auto in questione (che potrebbe essere ibrida).

Se sono presenti fiamme libere l’acqua è sempre la miglior soluzione. A proposito di questo, alcune case automobilistiche come ad esempio la Renault, hanno istallato un coperchio “fireman access” sul pacco batterie per agevolare le operazioni di spegnimento e facilitare l’introduzione dell’acqua direttamente all’interno della batteria.

E se invece, il veicolo finisce in acqua? Quali sono i rischi?

I veicoli elettrici e ibridi sono progettati anche per essere sicuri in questi casi estremi: il pacco batterie e gli elementi ad alta tensione sono elettricamente isolati dalla carrozzeria quindi l’acqua intorno al veicolo non si può caricare elettricamente, sempre che l’auto non si sia gravemente danneggiata prima di finire a mollo!

Insomma per concludere: bisogna affidarsi a persone preparate, sia nel caso di situazioni di emergenza, sia in casi di manutenzione o riparazione ordinaria dei veicoli elettrici. Affidarsi a persone inesperte può essere davvero rischioso.

Se ci conosci sai che ci impegniamo per stare sempre al passo con la tecnologia.

Da Carrozzeria De Corso puoi trovare personale specializzato e preparato ad affrontare questo tipo di riparazioni, per assicurarti la realizzazione di un lavoro a regola d’arte… ma soprattutto per la sicurezza dei nostri dipendenti!

Hai bisogno di informazioni o un preventivo per la riparazione del tuo veicolo elettrico?

Ci trovi ad Arezzo, in via Pievan Landi 60 o allo 0575 911842.

lavorare con rispetto per l'ambiente, anche in carrozzeria!

Progetto ambiente: la qualità si fa più Green

Ormai lo sappiamo bene, non c’è più tempo e non abbiamo più scuse.

Le polveri sottili si fanno sempre più pesanti, il surriscaldamento globale ha raggiunto livelli pericolosi e, ormai sempre più imprese cercano di abbracciare un cambiamento più green finché sono in tempo.

Tutti noi siamo coinvolti in questo cambiamento e la nostra carrozzeria si sta impegnando per fare la sua parte offrendo prodotti e servizi alternativi che ci permettono di operare nel rispetto dell’ambiente.

E come riusciremo a ridurre il nostro impatto?

Resta con noi per scoprirne di più.

 

Sfrecciare verso un futuro più verde

La nostra carrozzeria fa parte della Rete Auto180, una rete di carrozzerie professionali che hanno deciso di unirsi per condividere insieme principi, valori e obiettivi comuni.

Grazie al progetto ambiente, ideato da Auto 180, garantiamo di operare nel pieno rispetto delle norme ambientali, adempiendo ad un manuale operativo che contiene poche regole, ma che possono fare la differenza tra una carrozzeria tradizionale e una come la nostra.

Vediamo quali sono le regole che stiamo già attuando.

 

Prodotti vernicianti a base d’acqua: addio solventi!

Se stai pensando all’effetto finale della carrozzeria non preoccuparti, sarà spettacolare come sempre.

Ebbene sì, utilizzando prodotti vernicianti a base d’acqua, la qualità si mantiene esattamente come speri: brillantezza in grado di restituire lo splendore originario alla tua auto utilizzando prodotti facili da applicare e seguendo accorgimenti necessari in fase di preparazione.

Ma quindi cosa cambia?

Le vernici ad acqua possono arrivare ad emettere quasi il 95% in meno di sostanze nocive rispetto alle vernici “classiche” a solvente.

Risultato interessante, non c’è alcun dubbio che le vernici tradizionali possono essere fortemente inquinanti sia per chi lavora ma anche per l’ambiente.

È proprio la legge, infatti, ad aver stabilito un limite per le officine e le carrozzerie per quel che riguarda la composizione delle vernici, con l’obiettivo di ridurre il più possibile le emissioni nocive nell’atmosfera.

Finalmente potremo davvero rifarci gli occhi con una carrozzeria da invidia ma con la consapevolezza di mantenere un comportamento etico nei confronti dell’ambiente.

 

Immissione di fumi in atmosfera con controllo VOC

Il termine VOC sta per “Volatile Organic Compounds” ovvero “composti organici volatili” e sono presenti in molti prodotti che comprendono composti chimici differenti: principalmente sono caratterizzati da una facile vaporizzazione che reagendo a contatto con l’aria danno vita a composti molto inquinanti.

Dove si trovano?

Derivano da materiali da costruzione, come ad esempio pitture, vernici, colle e tappezzerie ma anche nei prodotti per la pulizia, pesticidi e disinfettanti.

I VOC possono portare conseguenze più o meno gravi sulla nostra salute e questo dipende da quanto tempo rimaniamo in contatto con queste sostanze.

Il governo ha preso provvedimenti introducendo una normativa europea presente nel decreto legislativo n. 161 del 2006 , con lo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico derivante dai COV ma anche per tutelare la nostra salute.

Pitture e vernici possono essere immessi sul mercato solo se rispettano un contenuto uguale o inferiore ai valori indicati nella direttiva e se sono etichettati in maniera adeguata.

 

Più attenzione per lo smaltimento dei rifiuti

Molti rifiuti sono quasi sempre pericolosi, ogni giorno infatti meccanici e carrozzieri devono fare i conti con kg di rifiuti speciali di varia natura: liquidi, rottami solidi, combustibili.

Molte sostanze sono nocive sia per le persone che per l’ambiente, ecco perché risulta indispensabile porre un occhio di riguardo in tutte le fasi di smaltimento.

Ogni prodotto deve essere etichettato con un codice particolare, detto CER, adatto allo smaltimento dei rifiuti per carrozzeria.

Una fase corretta di smaltimento dei rifiuti prevede una cura particolare nel maneggiare tali rifiuti, per poi essere trasportati da società iscritte all’Albo Gestori Ambientali presso centri autorizzati.

Questi centri poi dovranno avere la responsabilità di un corretto smaltimento, ovvero una gestione dei rifiuti nel totale rispetto dell’ambiente.

 

Aumento verde aziendale per compensare le emissioni co2

Per verde aziendale si intende la realizzazione di un ambiente di lavoro gradevole e rispettoso laddove il “verde” rappresenta un valore aggiunto all’immagine aziendale.

E come si può implementare?

Sicuramente riducendo quelle emissioni che non si sono potute evitare attraverso una trasformazione del proprio modello economico, che comprende ogni fase dei cicli di produzione: le forniture, i processi di produzione e distribuzione e soprattutto le fonti di energia utilizzate. tutta una serie di valori condivisi.

Piccole azioni, grandi cambiamenti

Nel progetto ambiente rivolto alle carrozzerie ci sono molte altre regole da rispettare per salvaguardare la nostra sicurezza e quella ambientale.

Noi di Carrozzeria De Corso ci impegniamo ogni giorno per rispettarle e far la differenza in un mondo che cambia in fretta per frenare ogni tipo di danno per l’ambiente.

Anche tu puoi contribuire a tutto questo scegliendo attività che operano con sicurezza, qualità e soprattutto una consapevolezza più green.

asseverazione 2020 de corso

Una certificazione dal Politecnico di Torino

Oggi vogliamo condividere un riconoscimento ottenuto dall’Università di Torino. Non vogliamo fare gli sbruffoni, vogliamo solo dividere con te una piccola soddisfazione.

Abbiamo ricevuto l’Asseverazione di Sostenibilità del Modello Gestionale della riparazione di Carrozzerie di autoveicoli relativa all’anno 2020.

Il termine Asseverazione significa dichiarare di avere competenze di causa (essenzialmente è una sorta di certificazione).

Abbiamo partecipato al progetto come membri di Auto180 ma quello che davvero ci ha spinto è il voler misurare la nostra carrozzeria, capirne i punti di forza e di debolezza per continuare a migliorarci.

Questa certificazione è rilasciata dallo spin off del Politecnico di Torino Standard & Testing, è un progetto finalizzato a valorizzare le imprese del settore attraverso un percorso di misurazione del modello gestionale al fine di valutarne la sostenibilità e la competitività.

L’obiettivo ultimo è capire se la carrozzeria, come azienda, sta operando in maniera profittevole e sostenibile nel medio-lungo termine.

Gli elementi analizzati dalla Standard & Testing srl sono essenzialmente 3:

qualità organizzativo-professionale

equilibrio economico-finanziario

conformità normativa

 

Riportiamo dal sito ufficiale della Standard & Testing i punti chiave del progetto.

Obiettivo dell’asseverazione:

Distinguere e comunicare l’elenco delle carrozzerie che rispettano le Norme di Legge, operano professionalmente, sono efficienti ed organizzate e creano profitto in condizioni di equilibrio finanziario.

Perché?

L’auto sta cambiando ed è necessario distinguere le carrozzerie professionali che effettuano riparazioni che salvaguardano la sicurezza degli automobilisti rispettando tutte le norme di legge. Gli investimenti e i costi del continuo aggiornamento e miglioramento impongono all’imprenditore di essere consapevole e controllare la propria qualità gestionale.

I Vantaggi per la carrozzeria:

  • Valutazione da parte di ente terzo specializzato della propria efficienza aziendale
  • Garanzia asseverata della qualità professionale della carrozzeria
  • Certificazione oggettiva della tariffa oraria professionale
  • Comunicazione/visibilità delle carrozzerie asseverate
  • Appartenenza ad un network di carrozzerie asseverate di eccellenza professionale
  • Verifica del rispetto delle normative di legge
  • Analisi delle attrezzature minime necessarie di completezza ed innovative
  • Analisi degli spazi e dei servizi offerti
  • Evidenza dei punti di forza e di debolezza della carrozzeria
  • Confronto delle proprie performance con un insieme di carrozzerie simili

 

Oltre che per renderti partecipe della soddisfazione per il risultato raggiunto, c’è un altro motivo che ci spinge a spiegarti tutto questo.

Noi di Autocarrozzeria De Corso ci impegniamo ogni giorno per lavorare con professionalità e, se questo viene riconosciuto anche da terzi, da oggi hai una sicurezza in più nell’affidarci i tuoi mezzi.

Con Autocarrozzeria De Corso sei in mani esperte e garantite!

Targa Asseverazione 2020 DE CORSO

la scatola nera diventa obbligatoria su tutte le auto

Arriva la scatola nera obbligatoria su tutte le auto.

Di questi tempi possiamo dire che la tecnologia la fa sempre più da padrone nel settore delle autovetture e la ricerca di novità, innovazione e sicurezza è la base di ogni nuova idea che viene proposta sul mercato.

Una tra le tante è quella dell’inserimento obbligatorio della scatola nera all’interno delle vetture a partire dal 6 luglio 2022.

Fra pochissimi mesi entreranno in vigore le norme del Regolamento UE 2019/2144 riguardanti l’uso di sistemi avanzati che proteggono sia chi occupa il veicolo che gli utenti della strada.

Tra questi nuovi dispositivi obbligatori abbiamo il registratore di dati evento chiamato in gergo scatola nera o blackbox.

Quest’ultima novità arriva direttamente dall’aeronautica e dal prossimo 6 luglio, le case automobilistiche potranno omologare i nuovi modelli solo se provvisti di scatola nera.

Dopo due anni, dal 7 luglio 2024, sarà obbligatorio per auto e veicoli commerciali leggeri di nuova immatricolazione e dal 2029 sarà obbligatorio per tutti i mezzi pesanti.

Nulla cambia per le auto già in circolazione.

L’aggiunta della scatola nera ai mezzi di trasporto prevede un collegamento ad altre tecnologie già piuttosto diffuse ma che ancora non sono obbligatorie, come:

  • Adattamento intelligente della velocità;
  • Alcolock, che impedisce l’accensione del motore nel caso in cui i parametri alcolemici del conducente sia superiori ai limiti di legge consentiti;
  • Rilevatore del colpo di sonno e stanchezza del conducente;
  • Avviso di distrazione del conducente;
  • Segnalazione di arresto di emergenza;
  • Rilevamento in retromarcia;
  • Registratori di dati di evento;
  • Sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

In sostanza, tutti i veicoli in circolazione dovranno avere questi Sistemi Avanzati di Sicurezza che consentiranno una maggiore sicurezza di guida.

L’utilità di questi sistemi non tutelano solo il conducente e le persone a bordo ma tutti coloro che viaggiano per strada, soprattutto pedoni e ciclisti, considerati le fasce più deboli tra gli utenti della strada.

La funzione della scatola nera è quella di registrare e memorizzare qualsiasi evento immediatamente prima, durante e dopo il sinistro.

I dati che saranno memorizzati sono:

  • Velocità del veicolo;
  • Frenata, posizione ed inclinazione del veicolo sulla strada;
  • Stato e frequenza di attivazione di tutti i sistemi di sicurezza del veicolo;
  • Sistema eCall di bordo basato sul servizio 112;
  • Attivazione del freno e qualsiasi altro parametro di input riguardante il sistema di bordo di sicurezza attiva e di prevenzione degli incidenti.

Con questi nuovi sistemi di guida si punta ad un miglioramento dei parametri per una sicurezza stradale maggiore. Inoltre, grazie alla blackbox, sarà molto più semplice per le forze dell’ordine fare rilevamenti in caso di incidente.

La corsa delle case automobilistiche per l’istallazione della scatola nera in tutte le auto e mezzi leggeri di loro produzione è iniziata…

Ma sapevate che l’inserimento di questo dispositivo era già possibile?

Molte compagnie assicurative offrono servizio di installazione di scatola nera, comprensivo di sconto sull’ RC auto.

Tu la conosci? È installata sul tuo veicolo?

Raccontaci la tua esperienza!

Cristalli auto sempre perfetti!

La cura e l’attenzione verso la propria auto è diventata ormai un lavoro a tempo pieno, soprattutto per il genere maschile.

Quanti di voi trascorrono la domenica a curare e pulire la macchina? Scommettiamo anche che non vi fate sfuggire novità e nuove tendenze per aumentare sempre di più le prestazioni della vostra auto.

L’ultima novità che sta prendendo sempre più campo è il trattamento nanotecnologico per parabrezza, che può essere esteso a tutti i cristalli dell’auto.

In cosa consiste?

È molto semplice, viene applicato uno strato molto sottile di rivestimento nanotecnologico sui cristalli che li renderà idrorepellenti e più resistenti agli agenti atmosferici e allo sporco.

E quali sono i vantaggi?

Per prima cosa, i cristalli della tua vettura saranno idrorepellenti e, con il cosiddetto effetto loto, l’acqua scorrerà via aumentando visibilità e sicurezza alla guida.

Altro beneficio da non sottovalutare è una lieve resistenza ai graffi, i quali, nei cristalli, potrebbero portare anche a una rottura definitiva e quindi ad un cambio del parabrezza.

Per ultimo, lo scorrimento dei tergicristalli sarà molto più fluido permettendo così, un’accensione ridotta di essi e un’usura decisamente limitata.

In poche parole, grazie a questo trattamento non solo si avrà un risparmio nell’usura di alcune componenti della vettura ma, cosa molto più importante, il livello di sicurezza alla guida sarà decisamente più alto.

Forti piogge o grandinate non saranno più da temere e potrai viaggiare in sicurezza con le persone che ami.

È importante sottolineare che bisogna affidarsi sempre a personale esperto per avere un lavoro a regola d’arte.

Il fai da te è molto in voga e sicuramente più economico… ma vale veramente la pena?

Incorrere in un danno causato dall’inesperienza e dalla poca manualità è molto facile e a quel punto la risoluzione del problema sarà molto più costosa!

La carrozzeria De Corso con anni di esperienza alle spalle è sempre pronta a mettersi in gioco e, seguendo corsi altamente specializzanti, a proporre nuove tecnologie ai propri clienti.

Nel caso di trattamento nanotecnologico, prima di tutto valutiamo la qualità del cristallo su cui verrà applicato lo strato idrorepellente e poi svolgeremo un lavoro ad hoc, assicurandovi quindi l’effetto loto desiderato e soprattutto la sicurezza vostra e di chi è in auto con voi!

Rimani al sicuro e affidati agli esperti! Invia un messaggio per saperne di più.

auto d'epoca

Auto d’epoca e leggi antinquinamento… come andrà a finire?

Le auto d’epoca, chiamate anche “rottami” dai non appassionati, possono essere considerate dei veri e propri pezzi d’arte.

Ciò che un’auto d’epoca può raccontarci è molto di più rispetto a quello che un occhio poco allenato può vedere.

Infatti determinate auto riescono a raggiungere questo stato proprio perché rappresentano e parlano del periodo storico e culturale in cui sono state ideate e costruite.

È grazie al design e alla tecnologia con cui sono state inventate che queste raggiungono lo status di auto d’epoca.

Ma come fa un’automobile ad essere definita auto d’epoca?

C’è una regolamentazione ben precisa da seguire prima di poterla dichiarare tale.

Si pensa che sia sufficiente che il veicolo raggiunga i trenta anni di età per poterlo definire a tutti gli effetti d’epoca, ma questo non basta.

Analizziamo insieme, più nello specifico, tutti gli elementi che sono necessari per raggiungere il tanto ambito status di veicolo d’epoca.

Come scritto in precedenza, se sei proprietario di un’auto che è stata prodotta almeno trenta anni prima della sua iscrizione al registro ASI, allora sei già a buon punto.

Altro elemento importante per una vettura storica, è il suo mantenimento allo stato originale e non solo: è essenziale che si trovi in uno stato decoroso e che sia funzionante.

Ma sei a conoscenza dei vantaggi che potresti ottenere passando un veicolo ad auto d’epoca?

Se sei in regola con quello scritto poco prima allora non ti resta che scoprirlo!

Tanto per iniziare, ASI è l’acronimo di Automotoclub Storico Italia ed è il registro di tutte le auto storiche.

È proprio iscrivendo la tua auto a questo registro che potrai accedere a dei benefici economici non indifferenti.

Per prima cosa, sia la tassa di possesso del veicolo che l’assicurazione avranno dei costi veramente irrisori.

Puoi inoltre, decidere se pagare il bollo auto a seconda del fatto che vuoi utilizzarla o meno: se il veicolo non viene usato puoi decidere di non pagarlo, nel caso contrario il costo della tassa ammonta comunque a poche decine di euro.

Ma c’è una nota dolente. Entro il 2035 in Italia dovrà avvenire il phase-out dei veicoli a combustione interna.

Come già sta succedendo, i veicoli con motori endotermici dovranno essere sostituiti con veicoli elettrici o anche a biocarburante.

Questo cambiamento verso un mondo più sostenibile comporterà sicuramente delle modifiche anche nella valutazione delle auto d’epoca.

I controlli da parte degli enti preposti saranno molto probabilmente più serrati e potrebbe essere che per raggiungere lo status di auto d’epoca non basterà più avere un veicolo funzionante.

Ma ancora le linee guida da seguire per il futuro non sono ben delineate. Da un lato l’Asi è favorevole a manovre che riducano l’inquinamento ambientale, dall’altro c’è preoccupazione per l’impatto sulla produzione e tutti gli addetti ai lavori, un settore importante per l’economia nazionale.

E poi le auto d’epoca sono un bene prezioso non solo a livello storico- culturale, ma anche per i nostri ricordi e le emozioni che ci fanno vivere ancora dopo tanti anni.

Noi di Carrozzeria De Corso siamo degli appassionati del genere quindi aspettiamo con impazienza le decisioni dall’alto.

Vi terremo aggiornati con il nostro blog!