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L’evoluzione della giurisprudenza in materia di assicurazione RC Auto

Negli ultimi anni, la giurisprudenza in materia di responsabilità civile automobilistica ha subito un’importante evoluzione, con un impatto significativo per tutti i proprietari di veicoli e gli utenti della strada.

In particolare, l’orientamento dominante della Corte di Cassazione, consolidato dalla Sentenza n. 10394 del 2024 e dall’Ordinanza n. 25445 del 23 settembre 2024, ha stabilito che la polizza assicurativa per la responsabilità civile auto (RC Auto) risponde anche per i sinistri avvenuti in luoghi privati, a condizione che il veicolo sia utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale.

Questo segna un cambiamento rilevante rispetto al passato, quando la copertura assicurativa era generalmente limitata agli incidenti avvenuti su strade pubbliche o aperte al pubblico.

E noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo scelto di approfondire un po’ l’argomento per dare le giuste informazioni ai nostri clienti.

 

La situazione prima delle nuove sentenze

In passato, la copertura assicurativa della polizza RC Auto era considerata operante principalmente per sinistri verificatisi su strade pubbliche o in aree aperte al traffico. Questa interpretazione derivava sia dalla normativa nazionale sia dalle direttive europee, che disciplinavano l’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore in base alla necessità di garantire la sicurezza stradale e di tutelare le vittime di incidenti che si verificavano nelle strade ad accesso pubblico.

 

L’idea di fondo era che l’assicurazione dovesse coprire i rischi della “circolazione stradale”, concetto che veniva limitato a luoghi dove era obbligatorio rispettare le norme del codice della strada.

Ciò significava che se un veicolo provocava un incidente in un’area privata, come ad esempio all’interno di un cortile, un parcheggio riservato o un garage, l’assicurazione RC Auto non era tenuta a rispondere.

Questa restrizione si basava su una visione tradizionale della “circolazione” come attività che avviene principalmente in spazi pubblici, dove il rischio di incidenti è più elevato a causa della presenza di altri veicoli e pedoni. Tuttavia, con l’evoluzione delle modalità di utilizzo dei veicoli e l’aumento del traffico anche in aree private, si è reso necessario un adeguamento delle norme.

 

L’evoluzione normativa e giurisprudenziale

Negli ultimi anni, questo approccio restrittivo è stato progressivamente superato, soprattutto grazie all’intervento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che, interpretando la direttiva comunitaria 2009/103/CE, ha stabilito che la copertura assicurativa deve essere garantita anche quando il veicolo viene utilizzato in aree private, purché il suo impiego sia conforme alla funzione abituale del mezzo, ovvero come mezzo di trasporto.

 

Questo principio di diritto, nato a livello europeo, è stato successivamente recepito anche dalla giurisprudenza italiana, portando a un graduale allargamento della portata della copertura assicurativa. La normativa europea si è dunque orientata verso una concezione più ampia del termine “circolazione”, che non è più limitato esclusivamente alle strade pubbliche, ma comprende anche situazioni in cui un veicolo viene utilizzato in aree private.

 

Il ruolo delle sentenze della Corte di Cassazione

La Sentenza n. 10394 del 2024 della Corte di Cassazione è stata fondamentale per consolidare questo nuovo orientamento. La Corte ha affermato che la polizza RC Auto copre anche i sinistri avvenuti in aree private, a condizione che il veicolo sia utilizzato per scopi conformi alla sua funzione abituale, cioè come mezzo di trasporto. Questo significa che la copertura assicurativa non si limita più ai soli incidenti verificatisi su strade pubbliche, ma può estendersi anche a quelli avvenuti, per esempio, in un cortile condominiale o in un parcheggio privato, purché il veicolo venga utilizzato in modo conforme alla sua funzione di spostamento.

 

Questa sentenza è stata seguita dall’Ordinanza n. 25445 del 23 settembre 2024, che ha ulteriormente rafforzato questa interpretazione.

 

Il cambiamento e le ragioni dietro l’evoluzione

L’evoluzione giurisprudenziale che ha portato all’estensione della copertura assicurativa anche in aree private riflette un cambiamento culturale e sociale. I veicoli oggi sono utilizzati in una varietà di contesti, non solo su strade pubbliche, ma anche in spazi come parcheggi, cortili e aree condominiali. Di conseguenza, il rischio di incidenti non è più confinato alle strade pubbliche, ma si estende anche a questi spazi privati.

 

La normativa europea, seguita dalla giurisprudenza italiana, ha dunque riconosciuto la necessità di una maggiore tutela per le vittime di incidenti automobilistici, indipendentemente dal luogo in cui si verificano.

Il principio cardine che emerge dalle sentenze è che l’assicurazione RC Auto deve coprire i danni derivanti dall’uso del veicolo in qualsiasi contesto, purché l’uso del mezzo sia conforme alla sua funzione abituale di trasporto.

 

Possiamo quindi confermarvi che l’orientamento consolidato dalla Corte di Cassazione attraverso la Sentenza n. 10394 del 2024 e l’Ordinanza n. 25445 del 23 settembre 2024 amplia la tutela offerta dalla polizza RC Auto, garantendo una copertura più estesa anche per i sinistri avvenuti in contesti privati.

Noi di Autocarrozzeria De Corso siamo convinti che questo cambiamento, adattandosi alle nuove esigenze della società moderna, rappresenti un importante passo avanti nella protezione delle vittime di incidenti automobilistici.

 

Anche se ci auguriamo che tu non incorra mai in un incidente, vogliamo comunque ricordarti che noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo un team professionale e competente, sempre pronto a risolvere qualsiasi danno, che si sia verificato su strada pubblica o su strada privata!

Chiamaci per un appuntamento, ti aspettiamo qui nella nostra sede!

La transizione verso l’elettrico della Norvegia: quando i traguardi di un paese diventano sorprendenti

La Norvegia ha recentemente raggiunto un traguardo storico nella transizione verso la mobilità sostenibile: per la prima volta, il numero di auto elettriche ha superato quello delle auto a benzina, segnando un punto di svolta nella lotta contro le emissioni di CO2.

E noi di Autocarrozzeria De Corso vogliamo sottolineare come questo risultato assuma un significato ancora più sorprendente se si considera che la Norvegia è uno dei principali produttori di petrolio al mondo.

Nonostante la sua posizione nel mercato globale dei combustibili fossili, il paese nordico sta dimostrando come sia possibile conciliare una forte tradizione industriale petrolifera con un deciso impegno verso un futuro a basse emissioni di carbonio.

 

Obiettivi ambiziosi e politiche lungimiranti

La Norvegia si è posta un obiettivo molto ambizioso: entro il 2025, tutte le nuove auto vendute dovranno essere a zero emissioni.

Questo significa che veicoli a benzina e diesel saranno completamente eliminati dal mercato delle nuove immatricolazioni, un obiettivo che supera di gran lunga gli standard fissati dall’Unione Europea, che prevede il 2035 come data di transizione completa verso le auto a emissioni zero.

Ciò che rende la strategia norvegese ancora più efficace è l’insieme di incentivi fiscali e politiche favorevoli adottate per accelerare questa transizione.

 

Gli acquirenti in Norvegia godono di esenzioni fiscali significative, come l’esenzione totale dall’IVA del 25% sulle auto elettriche, che rende il costo di acquisto molto più accessibile.

Oltre a ciò, le auto elettriche non pagano pedaggi autostradali, possono accedere gratuitamente o a prezzi ridotti ai parcheggi pubblici e godono di agevolazioni nelle corsie preferenziali.

Tali misure hanno reso l’acquisto di un’auto elettrica non solo ecologicamente sostenibile, ma anche finanziariamente vantaggioso, creando un ambiente in cui i consumatori si sentono incentivati a scegliere veicoli a emissioni zero.

 

La riduzione delle vendite di veicoli diesel e benzina

Nonostante la quota di auto diesel in Norvegia sia ancora superiore a quella delle auto elettriche, con quasi un milione di veicoli in circolazione, le vendite di auto diesel sono in rapido declino.

A contribuire a questa riduzione è anche una crescente pressione normativa e sociale contro i veicoli più inquinanti. I costi associati alla manutenzione e all’uso di veicoli con motore a combustione interna stanno aumentando, mentre la rete di infrastrutture per i veicoli elettrici, in particolare le stazioni di ricarica, continua a espandersi in tutto il paese.

 

Nel mese di agosto 2024, una statistica particolarmente significativa ha evidenziato la forte preferenza dei norvegesi per le auto elettriche: il 94,3% delle nuove immatricolazioni riguardava veicoli elettrici, con il Tesla Model Y in testa alle vendite. Questo dimostra che i consumatori stanno ormai scegliendo in massa veicoli a zero emissioni, contribuendo attivamente al raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali.

 

 

Il confronto con l’Italia e altri paesi europei

La situazione in Norvegia contrasta nettamente con quella di molti altri paesi europei, tra cui lItalia.

Nonostante l’Unione Europea abbia fissato obiettivi chiari per ridurre le emissioni e promuovere la mobilità sostenibile, lItalia è ancora in ritardo nella transizione verso le auto elettriche.

Ad esempio, nel 2023, le auto elettriche rappresentavano solo una piccola frazione delle nuove immatricolazioni in Italia, intorno al 4-5%, ben lontano dalla quota raggiunta dalla Norvegia, dove le auto elettriche rappresentano ormai il 94,3% delle nuove immatricolazioni.

 

Uno dei principali ostacoli nel nostro paese è la mancanza di incentivi fiscali comparabili a quelli norvegesi.

Mentre la Norvegia offre esenzioni significative sull’IVA e altri benefici, l’Italia offre solo incentivi parziali e temporanei, che spesso non sono sufficienti per convincere i consumatori a scegliere un’auto elettrica rispetto a un’auto a benzina o diesel. Inoltre, la rete di infrastrutture di ricarica in Italia è ancora insufficiente rispetto a quella norvegese, dove le stazioni di ricarica sono diffuse e facilmente accessibili in tutto il paese.

Nel nostro paese, la mancanza di punti di ricarica, specialmente nelle aree rurali e periferiche, rappresenta un ostacolo significativo alla diffusione delle auto elettriche.

 

Inoltre, le politiche italiane sulla mobilità sostenibile hanno subito frequenti cambiamenti, creando un ambiente di incertezza per i potenziali acquirenti di auto elettriche. Questa mancanza di continuità nelle politiche pubbliche rende difficile per i consumatori prendere decisioni a lungo termine in favore dei veicoli elettrici, mentre la Norvegia ha dimostrato una chiara e coerente direzione politica a sostegno della mobilità elettrica da oltre un decennio.

 

La leadership della Norvegia nella transizione energetica

Un altro aspetto che rende la Norvegia un caso unico è la sua capacità di investire i profitti del petrolio in iniziative sostenibili. Grazie al suo fondo sovrano, il più grande al mondo, alimentato proprio dai proventi del petrolio, la Norvegia è riuscita a reinvestire in modo strategico in infrastrutture green, come la costruzione di una rete capillare di stazioni di ricarica e l’investimento in energia rinnovabile. Questa lungimiranza ha permesso al paese di prepararsi per una transizione sostenibile, senza dipendere esclusivamente dalle fluttuazioni del mercato petrolifero.

 

In Italia, e in molti altri paesi europei, la transizione verso le auto elettriche è rallentata dalla mancanza di investimenti adeguati in infrastrutture e da una dipendenza maggiore dai combustibili fossili. Nonostante l’Italia abbia una buona capacità di produzione di energia rinnovabile, principalmente grazie al solare e all’eolico, la mancanza di una strategia chiara e coerente per il settore dei trasporti ha impedito un’adozione più rapida delle auto elettriche.

 

Un modello da seguire per l’Europa

Quello che noi di Autocarrozzeria De Corso vogliamo sottolineare, è che il successo della Norvegia non è solo un traguardo nazionale, ma un esempio di ciò che è possibile raggiungere quando un paese decide di abbracciare completamente la mobilità elettrica.

La combinazione di incentivi fiscali, investimenti in infrastrutture e un forte impegno politico ha reso possibile la transizione verso le auto elettriche in tempi record. Questo approccio potrebbe essere replicato in altri paesi europei, compresa l’Italia, ma richiede un cambiamento di mentalità e una volontà politica di investire seriamente nella mobilità sostenibile.

 

Nell’attesa che l’Italia e gli altri paesi europei seguano l’esempio norvegese, accelerando gli investimenti in infrastrutture e offrendo incentivi più consistenti, noi di Autocarrozzeria De Corso proseguiamo nella formazione del nostro team, che sarà sempre pronto ad affrontare le nuove sfide che questa transizione porterà con sé.

 

Ti aspettiamo quindi per il tuo check up abituale prima della stagione fredda, per permetterti di vivere la tua vettura, diesel, benzina o elettrica che sia, in tutta sicurezza.

Stellantis: dalle tensioni con il governo italiano ai piani per il futuro dell’Italia

Negli ultimi mesi, Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Group, ha fatto parlare di sé non solo per le sue strategie aziendali, ma anche per le tensioni con il governo italiano riguardo alla produzione e agli investimenti nel Paese.

Tuttavia, l’amministratore delegato Carlos Tavares ha recentemente annunciato piani ambiziosi per il futuro degli stabilimenti italiani del gruppo automobilistico, promettendo che saranno operativi a pieno regime entro il 2030.

Questo sviluppo rappresenta una significativa inversione di rotta rispetto alle preoccupazioni recenti e ha suscitato un ampio dibattito tra i sindacati, le istituzioni italiane e i cittadini.

E anche noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo voluto indagare un po’ più a fondo per capire che cosa sta succedendo in Italia e che cosa aspettarci nel prossimo futuro.

 

Le tensioni recenti e le critiche del governo italiano

Nel corso dell’ultimo anno, Stellantis è stata al centro di una serie di polemiche riguardanti il calo della produzione in Italia.

Il governo italiano ha espresso preoccupazione per il fatto che alcune linee di produzione dei prestigiosi marchi italiani Fiat e Alfa Romeo siano state trasferite in paesi con costi di produzione più bassi.

Questo trasferimento, sebbene giustificato da ragioni economiche e competitive, ha sollevato timori per l’occupazione e per il futuro dei siti produttivi storici del paese.

In risposta a queste preoccupazioni, Carlos Tavares ha recentemente dichiarato che Stellantis sta lavorando a un piano per garantire che gli stabilimenti italiani raggiungano una produzione a pieno regime entro il 2030. Questo obiettivo è supportato da una strategia che include il lancio di nuovi modelli, che contribuiranno a sostenere e incrementare la capacità produttiva in Italia.

 

I piani per il futuro della produzione

Il piano di Stellantis per il 2030 prevede una significativa ristrutturazione e modernizzazione degli stabilimenti italiani.

Il gruppo ha infatti in programma di introdurre una serie di nuovi modelli, tra cui veicoli ibridi ed elettrici, che rispondono alle crescenti richieste del mercato e alle normative ambientali sempre più stringenti.

Questi nuovi modelli non solo rafforzeranno la competitività di Stellantis nel settore automotive, ma contribuiranno anche a stabilizzare e incrementare la produzione nelle fabbriche italiane.

L’azienda ha rassicurato i sindacati che il piano di produzione per i prossimi anni è ben definito e include garanzie per la continuità del lavoro e per l’occupazione, almeno fino all’inizio del prossimo decennio. Tuttavia, Tavares ha sottolineato che uno degli ostacoli principali per il pieno recupero della produzione è rappresentato dagli alti costi dell’energia in Italia. Questo aspetto continua a pesare sulle decisioni strategiche e sui piani di investimento dell’azienda, rendendo fondamentale trovare soluzioni che possano bilanciare la sostenibilità economica con le esigenze produttive.

 

Occupazione e costi dell’energia

Attualmente, Stellantis impiega circa 43.000 persone in Italia, ma è previsto che il numero di dipendenti possa diminuire quest’anno a seguito degli accordi stipulati a marzo con i sindacati sulle uscite volontarie.

Questi accordi fanno parte di un piano più ampio di ristrutturazione che mira a ottimizzare le risorse e a preparare l’azienda per le sfide future, compresa l’introduzione di tecnologie più avanzate e la riconversione di alcuni impianti.

La questione dei costi energetici rimane però una preoccupazione centrale. L’Italia ha storicamente affrontato sfide legate ai costi dell’energia, e questo fattore potrebbe influire sulla competitività dei siti produttivi rispetto ad altre regioni. Tavares ha espresso preoccupazione per l’impatto di questi costi sulla capacità dell’azienda di mantenere elevati livelli di produzione e competitività.

Per affrontare questa problematica, è necessario un dialogo continuo tra Stellantis, il governo italiano e altre parti interessate per trovare soluzioni sostenibili e innovative.

 

L’evoluzione dell’automotive in Italia

Il fatto che Stellantis avrà un ruolo cruciale nel futuro dell’automotive in Italia è una certezza: con una gamma di marchi diversificati e una forte presenza nel mercato europeo, influenzerà direttamente la domanda di servizi di riparazione e personalizzazione.

Autocarrozzeria De Corso, così come tutte le altre aziende del settore, dovrà adattarsi alle nuove tecnologie e ai materiali avanzati utilizzati nei veicoli di questo colosso, come l’elettrificazione e la guida autonoma.

L’evoluzione connessa al futuro di Stellantis in Italia richiederà aggiornamenti continui delle competenze e degli strumenti, offrendo al contempo nuove opportunità di crescita e specializzazione nel settore.

 

E noi di Autocarrozzeria De Corso siamo pronti ad affrontare le novità che questa evoluzione sta portando con sé, consapevoli che il piano delineato per il 2030 da Carlos Tavares offre una visione di ripresa e sviluppo che potrebbe contribuire a consolidare il ruolo di Stellantis come attore chiave nel panorama automobilistico italiano e globale.

Ora l’attenzione sarà rivolta a come queste ambiziose strategie verranno implementate e a come l’azienda affronterà le sfide economiche e operative nei prossimi anni.

 

Nel frattempo, non abbiamo intenzione di restare con le mani in mano e ti invitiamo quindi presso la nostra sede, dove il nostro team sarà a tua disposizione per un check up professionale o una consulenza in caso di problemi.

Contattaci, ti aspettiamo!

 

Auto e Intelligenza Artificiale: l’avvento di una nuova era

L’industria automobilistica è in procinto di vivere una trasformazione radicale grazie all’integrazione sempre più pervasiva dell’Intelligenza Artificiale (IA). L’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School ha recentemente analizzato l’impatto dell’IA nel settore automotive, mettendo in luce le implicazioni tecniche, legislative, economiche, sociali ed etiche di questa rivoluzione.

Stiamo vivendo l’alba di una nuova era, quella dell’Automobile Sapiens, una generazione di veicoli definiti da software” (SDV) che sono destinati a diventare una presenza dominante sul mercato automobilistico globale.

Proprio per questo noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo scelto di approfondire l’argomento, per darti la possibilità di conoscere le reali implicazioni di questa evoluzione dell’automotive.

 

L’Automobile Sapiens: una nuova generazione di veicoli

L’avvento dell’Automobile Sapiens rappresenta una svolta epocale per il settore dell’automotive.

Questi veicoli passeranno dal rappresentare il 3,4% del mercato nel 2021 al 90% entro il 2030.

Questa crescita esponenziale è alimentata dall’evoluzione delle tecnologie di intelligenza artificiale, che permettono ai veicoli di apprendere, adattarsi e rispondere alle esigenze dei conducenti e dell’ambiente circostante in modi sempre più sofisticati.

Ma analizziamo nel dettaglio le implicazioni che questa evoluzione porta alla luce.

 

Implicazioni tecniche

Dal punto di vista tecnico, l’integrazione dell’IA nei veicoli comporta lo sviluppo di algoritmi avanzati e reti neurali capaci di processare enormi quantità di dati in tempo reale.

Questo include la capacità di riconoscere oggetti, prevedere comportamenti di pedoni e altri veicoli, e ottimizzare il consumo energetico.

La connettività avanzata permette inoltre ai veicoli di comunicare tra loro e con le infrastrutture stradali, migliorando la sicurezza e lefficienza del traffico.

 

Implicazioni legislative

L’ascesa dell’Automobile Sapiens solleva però anche importanti questioni legislative in quanto la regolamentazione dovrà evolversi per garantire la sicurezza e la privacy degli utenti.

Sarà fondamentale creare un quadro normativo che favorisca linnovazione senza compromettere i diritti e la sicurezza dei cittadini.

È necessario sviluppare normative che regolamentino la responsabilità in caso di incidenti con veicoli autonomi, garantendo che i produttori, gli sviluppatori di software e i proprietari dei veicoli siano adeguatamente tutelati.

La sicurezza dei dati raccolti e trasmessi dai veicoli intelligenti deve inoltre essere garantita, evitando violazioni della privacy e cyber-attacchi.

I governi e le istituzioni dovranno lavorare a stretto contatto con le aziende del settore per creare un quadro normativo che favorisca linnovazione senza compromettere la sicurezza.

 

 

Implicazioni economiche

L’IA nel settore automotive rappresenta unopportunità economica senza precedenti.

Secondo l’Osservatorio, si prevede che le case automobilistiche investiranno circa 70 miliardi nell’IA entro il 2030.

Questi investimenti potrebbero generare un valore che supererà i 200 miliardi già entro il 2025.

L’adozione di veicoli SDV aumenterà l’efficienza delle flotte aziendali, riducendo i costi operativi e migliorando la gestione della logistica. Inoltre, la manutenzione predittiva, resa possibile dall’analisi dei dati in tempo reale, ridurrà i tempi di inattività e i costi di riparazione.

Questo cambiamento creerà nuovi posti di lavoro specializzati nel campo dellIA e della tecnologia automotive, ma potrebbe anche rendere obsoleti alcuni ruoli tradizionali.

 

Implicazioni sociali

Sul fronte sociale, i veicoli a guida autonoma promettono di migliorare la qualità della vita.

Possono infatti ridurre significativamente il numero di incidenti stradali, la maggior parte dei quali è causata da errori umani, rendendo inoltre la mobilità più accessibile alle persone con disabilità e agli anziani, migliorando così l’inclusività sociale.

Tuttavia, c’è anche il rischio di un aumento della disoccupazione tra i lavoratori del settore dei trasporti, che dovrà essere gestito con politiche adeguate di riqualificazione professionale.

 

Implicazioni etiche

Le implicazioni etiche dell’applicazione dell’IA nell’automotive sono forse le più complesse da affrontare.

Le decisioni prese dagli algoritmi di IA in situazioni critiche possono sollevare dilemmi morali significativi, su chi o che cosa rendere prioritario in caso di collisione inevitabile, per esempio.

Inoltre, la raccolta e l’analisi dei dati personali degli utenti pongono questioni cruciali sulla privacy e sull’uso responsabile delle informazioni.

La programmazione etica degli algoritmi richiederà un dibattito approfondito e la partecipazione di esperti di diverse discipline.

 

Prospettive future

Guardando al futuro, si prevede che entro il 2030 la quota dell’industria automotive che sfrutta l’IA raggiungerà il 100%.

Il consumo energetico annuale per l’IA sarà pari al 50% del fabbisogno energetico italiano attuale, evidenziando la necessità di soluzioni energetiche sostenibili.

LAutomobile Sapiens rappresenta non solo un progresso tecnologico, ma anche un cambiamento culturale nel modo in cui percepiamo la mobilità.

 

LIA sta trasformando lindustria automobilistica, aprendo la strada a una nuova era di veicoli intelligenti e connessi.

L’Automobile Sapiens rappresenta non solo un avanzamento tecnologico, ma anche una sfida multidimensionale che richiede, senza alcun dubbio, un approccio integrato che consideri le implicazioni tecniche, legislative, economiche, sociali ed etiche.

 

Con investimenti mirati e un quadro normativo adeguato, il futuro della mobilità potrebbe diventare più sicuro, efficiente e sostenibile per tutti, ma dobbiamo sempre tenere a mente le difficoltà oggettive che si dovranno affrontare per raggiungere questi obiettivi.

 

Noi di Autocarrozzeria De Corso vogliamo, come sempre, porre l’accento sulla formazione e sull’evoluzione tecnologica del nostro settore, che dovrà svilupparsi costantemente per fornirti un servizio sempre più  accurato e minuzioso e per darti la possibilità di muoverti in sicurezza e senza pensieri.

 

Il nostro team è pronto ad affrontare le nuove sfide, mettendoti a disposizione la professionalità di un gruppo che, da sempre, lavora per offrirti il meglio.

Autocarrozzeria De Corso punta ad essere la tua autocarrozzeria di fiducia anche in questa nuova era dell’automotive, offrendoti la certezza di un lavoro sempre al top!

Ti aspettiamo!

ADAS: che cosa cambia nel 2024 secondo le normative dell’Unione Europea

I sistemi avanzati di assistenza alla guida, noti come ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), stanno rivoluzionando il settore automobilistico, offrendo una maggiore sicurezza e comodità ai conducenti, in quanto includono una serie di tecnologie progettate per assistere il conducente durante la guida.

 

L’Unione Europea è da sempre in prima linea nella promozione della sicurezza stradale e, proprio per questo motivo, dalla seconda metà del 2024 entreranno in vigore nuove normative che renderanno obbligatori alcuni sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) su tutti i veicoli di nuova immatricolazione.

Questi dispositivi, che rappresentano il futuro della mobilità sicura e intelligente, saranno integrati come standard, contribuendo a ridurre drasticamente il numero di incidenti stradali e a migliorare la sicurezza generale delle strade europee.

 

I dispositivi ADAS obbligatori da luglio 2024

 

Ma quali sono i dispositivi che diverranno obbligatori da luglio del 2024?

Ecco i principali:

  1. frenata automatica d’emergenza (AEB): questo sistema rileva la presenza di ostacoli o altri veicoli e può attivare i freni automaticamente per evitare una collisione o ridurne la gravità;

 

  1. mantenimento della corsia (Lane Keeping Assist): utilizzando telecamere per monitorare le linee di corsia, questo sistema avvisa il conducente quando il veicolo sta uscendo dalla corsia e può correggere la traiettoria automaticamente;

 

  1. riconoscimento della segnaletica stradale: sarà obbligatorio per aiutare i conducenti a rispettare i limiti di velocità e altre regolamentazioni stradali;

 

  1. monitoraggio degli angoli ciechi e del retro veicolo: saranno necessari sensori che avvisano il conducente della presenza di veicoli o altri oggetti negli angoli ciechi o nella parte retrostante dell’auto, prevenendo potenziali collisioni durante le manovre;

 

  1. rilevamento di pedoni e ciclisti: utilizzando una combinazione di radar e telecamere, questo sistema è in grado di identificare pedoni e ciclisti e attivare la frenata automatica se necessario;

 

  1. assistente di velocità intelligente (ISA): un sistema che aiuterà a mantenere il veicolo entro i limiti di velocità, avvisando il conducente o limitando automaticamente la velocità del veicolo;

 

  1. rilevamento della stanchezza del conducente: monitorando i movimenti del volante e altri parametri, il sistema può rilevare segni di stanchezza del conducente e suggerire una pausa.

 

 

Con l’entrata in vigore di queste nuove normative, sarà necessario per le autocarrozzerie aggiornare costantemente le proprie competenze e attrezzature.

Noi di Autocarrozzeria De Corso siamo consapevoli che un lavoro non eseguito correttamente su un veicolo equipaggiato con ADAS non solo compromette il funzionamento del sistema, ma può risultare estremamente pericoloso per i conducenti e gli altri utenti della strada.

 

Perché servono formazione e competenza

 

Lavorare su veicoli dotati di ADAS richiede una competenza specifica e un’attenzione meticolosa.

Un lavoro non eseguito correttamente può avere conseguenze gravi, quali:

 

  • malfunzionamento dei sistemi: una calibrazione errata o un sensore mal posizionato possono compromettere il funzionamento degli ADAS, come il mancato rilevamento di ostacoli o una frenata automatica inefficace, aumentando il rischio di incidenti stradali;

 

  • falsi positivi/negativi: errori nell’installazione possono causare falsi allarmi (falsi positivi) o la mancata attivazione dei sistemi di sicurezza (falsi negativi), confondendo il conducente e riducendo la fiducia nei sistemi di assistenza;

 

  • mancanza di sicurezza per il conducente e i passeggeri: la sicurezza degli occupanti del veicolo dipende in gran parte dall’affidabilità degli ADAS e un sistema non funzionante può metterne in pericolo la vita, soprattutto in situazioni critiche.

 

Il ruolo di Autocarrozzeria De Corso

 

Per affrontare le sfide poste dai cambiamenti di questo 2024, noi di Autocarrozzeria De Corso ci siamo, come sempre, mantenuti al passo con i tempi, anticipando le richieste dei clienti e creando le premesse per dimostrarti, ancora una volta, la professionalità e la preparazione del nostro team.

Come?

 

  • Formazione continua: investiamo in corsi di aggiornamento per i tecnici, assicurandoci che siano sempre al passo con le ultime tecnologie e normative.

 

  • Attrezzature avanzate: utilizziamo strumenti e attrezzature all’avanguardia per la diagnosi, calibrazione e riparazione dei sistemi ADAS.

 

  • Procedure standardizzate: implementiamo procedure di lavoro rigorose e standardizzate, seguendo le linee guida dei produttori e le normative di sicurezza.

 

  • Conoscenza delle normative: offriamo una manutenzione professionale, assicurandoci che i sistemi siano conformi a leggi e regolamenti, evitando così potenziali sanzioni e garantendo la sicurezza stradale.

 

Per la manutenzione del tuo veicolo e in particolare dei sistemi ADAS, affidati sempre a personale specializzato.

Un tecnico non qualificato, infatti, può facilmente compromettere il funzionamento degli ADAS, aumentando il rischio di incidenti stradali.

Per garantire la tua sicurezza e quella degli altri, è fondamentale rivolgersi a professionisti certificati e aggiornati sulle più moderne tecnologie.

 

Noi di Autocarrozzeria De Corso ti assicuriamo una manutenzione all’avanguardia del tuo veicolo e dei sistemi ADAS, in quanto, con anni di esperienza e formazione continua, il nostro team di esperti è specializzato nella diagnosi e nella riparazione anche di questi complessi sistemi di assistenza alla guida.

Utilizziamo tecnologie avanzate per garantirti la massima sicurezza e precisione nel ripristino di qualsiasi funzionalità ADAS.

Affidandoti a noi, assicuri alla tua auto prestazioni ottimali e sicurezza su strada.

 

Professionalità, formazione e un grande team sono le nostre armi vincenti!

Ti aspettiamo per il prossimo check up del tuo veicolo!

Consigli per la cura dell’auto in estate: la manutenzione essenziale per affrontare il caldo

L’estate porta con sé temperature elevate e condizioni che possono mettere a dura prova la tua auto.

Alte temperature, lunghi viaggi e condizioni climatiche avverse possono causare problemi meccanici e danni estetici.

 

Per evitare inconvenienti e garantire che la tua vettura funzioni al meglio, noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo scelto di fornirti un prontuario con i consigli essenziali per la cura della tua auto in estate.

 

Manutenzione dell’aria condizionata

Uno degli elementi più importanti della tua auto durante l’estate è l’aria condizionata.

Un sistema di climatizzazione funzionante non solo aumenta il comfort, ma è anche essenziale per la tua sicurezza, poiché aiuta a mantenere la concentrazione mentre guidi.

Per fare in modo che l’aria condizionata sia in perfette condizioni, segui alcuni semplici consigli:

 

  1. fai controllare il livello del refrigerante, fondamentale per il funzionamento del sistema di climatizzazione. Se il livello è basso, potrebbe essere necessario farlo ricaricare;
  2. fai sostituire, se necessario, il filtro dell’aria, perché se risulta sporco può ridurre l’efficienza del sistema. Cambiarlo regolarmente assicura un flusso d’aria ottimale;
  3. fai controllare il compressore, che è il cuore del sistema: è importante assicurarsi sempre che non ci siano perdite o danni.

 

Controllo degli pneumatici

Le alte temperature estive possono influenzare la pressione degli pneumatici, rendendoli più suscettibili a forature e scoppi.

Ecco cosa fare per mantenere gli pneumatici in buone condizioni:

 

  1. fai controllare la pressione: gli pneumatici sgonfi possono surriscaldarsi e scoppiare. Fai una verifica della pressione almeno una volta al mese, seguendo le indicazioni del produttore;
  2. esamina il battistrada: se consumato, riduce l’aderenza e può essere pericoloso. Fai sostituire gli pneumatici se il battistrada è inferiore a 3 mm;
  3. fai controllare allineamento e bilanciamento degli pneumatici regolarmente, in quanto se mal allineati o sbilanciati possono causare usura irregolare e problemi di maneggevolezza

 

Verifica della batteria

Le alte temperature possono danneggiare la batteria dell’auto, riducendone la durata. Per evitare problemi di avviamento, segui questi tre consigli:

 

  1. controlla i cavi e i terminali, assicurandoti che i cavi siano saldi e privi di corrosione, e puliscili se necessario;
  2. fai testare la batteria, in quanto un test della batteria può rivelare eventuali problemi prima che diventino critici. Se è vecchia, considera di sostituirla;
  3. cerca di evitare il caldo estremo, parcheggiando all’ombra o in un garage se possibile, per proteggere la batteria dal calore eccessivo.

 

Preparazione di un kit di emergenza

Un kit di emergenza ben fornito è indispensabile per affrontare eventuali imprevisti durante i viaggi estivi.

Ecco che cosa includere:

 

  1. acqua potabile, essenziale per mantenerti idratato in caso di emergenza o di lunghe permanenze incolonnati in autostrada;
  2. strumenti di base, come cacciaviti, chiavi inglesi, e un cric per cambi rapidi;
  3. prodotti di primo soccorso, quali bende, disinfettante, e medicinali di base;
  4. cavi per avviamento, utili per riavviare la batteria se si scarica;
  5. torcia con batterie di ricambio, importante per la visibilità notturna o in condizioni di scarsa illuminazione.

 

Consigli pratici contro il caldo

Noi di Autocarrozzeria De Corso vogliamo darti qualche altro suggerimento per combattere il caldo estivo e mantenere l’auto in condizioni ottimali, evitando spiacevoli problemi:

 

  1. usa un parasole: proteggi l’interno dell’auto dai raggi solari diretti per mantenere la temperatura interna più bassa ed evitare che cruscotto, volante e sedili vengano rovinati dal calore eccessivo;
  2. tieni i finestrini leggermente aperti, se possibile, per favorire la circolazione dell’aria;
  3. verifica i livelli dei fluidi, ovvero olio, liquido refrigerante e liquido dei freni, che devono essere a livelli ottimali per prevenire il surriscaldamento del motore.

 

Uso di un telo contro il caldo

Ricorda che il caldo intenso e il sole diretto sono dannosi per le guarnizioni, il cruscotto, i sedili e, talvolta, addirittura per il cielo dell’abitacolo, che in casi estremi può staccarsi a causa delle alte temperature all’interno del veicolo.

Ed è per questo motivo che vogliamo darti un altro suggerimento per evitare fastidiosi problemi, in quanto proteggere l’auto dal caldo estivo è fondamentale per preservarne l’integrità.

Ecco quindi come utilizzare efficacemente un telo di protezione contro il caldo:

 

  1. scegliere il telo giusto: opta per un telo riflettente di buona qualità, che respinga i raggi solari e riduca il calore all’interno dell’auto;
  2. assicurati che il telo copra interamente la vettura, compresi i finestrini laterali, per una protezione ottimale;
  3. utilizza le cinghie o i lacci forniti per ancorare saldamente il telo, per evitare che il vento lo sollevi;
  4. copri l’auto ogni volta che la parcheggi sotto il sole per lunghi periodi, soprattutto durante le ore più calde della giornata.

 

Seguendo questi consigli, potrai mantenere la tua auto in condizioni ottimali durante l’estate, garantendoti sicurezza e comfort durante tutti i tuoi viaggi.

La prevenzione e la manutenzione regolare sono essenziali per evitare problemi e godersi al meglio la bella stagione.

 

Ricorda che, per interventi specifici come la manutenzione dell’aria condizionata e il controllo della batteria, è sempre meglio affidarsi a un professionista.

E noi di Autocarrozzeria De Corso vogliamo essere il tuo punto di riferimento quando si tratta di professionalità e competenza, dandoti la sicurezza di un check up completo e accurato.

Prendi appuntamento prima dell’estate per un controllo del tuo veicolo, ti aspettiamo!

La tua auto ti ringrazierà e tu potrai viaggiare sereno, sapendo di aver fatto il possibile per mantenerla in perfette condizioni.

 

Buona manutenzione e buon viaggio!

La trasformazione dell’Alfa Romeo Milano in “Junior”: riflessioni sull’industria automobilistica italiana

La notizia che l’Alfa Romeo Milano cambierà nome per diventare Alfa Romeo Junior è stata accolta con una certa sorpresa e un misto di sentimenti contrastanti nel panorama automobilistico italiano.

L’Alfa Romeo è un marchio storico in Italia, simbolo di eleganza, prestigio e innovazione nel settore automobilistico. La decisione di cambiare il nome di uno dei suoi modelli più iconici solleva domande sul futuro del marchio e riflette una realtà più ampia: la diminuzione della produzione automobilistica in Italia da parte della FIAT.

Negli ultimi anni, infatti, l’entusiasmo intorno all’industria automobilistica italiana sembra essere sbiadito, con una diminuzione significativa della produzione nazionale, e l’Alfa Romeo, un tempo fiore all’occhiello dell’ingegneria italiana, non è immune da questa tendenza.

 

Anche noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo percepito un certo tipo di cambiamento nel settore dell’automotive, ma per comprendere appieno certe scelte fatte dalle grandi aziende è necessario fare alcune riflessioni.

 

Innanzitutto, va sottolineato che la produzione automobilistica è stata storicamente un pilastro dell’economia italiana.

Marchi come FIAT, Alfa Romeo, Lancia e Ferrari hanno contribuito in modo significativo alla reputazione internazionale dell’Italia nel settore.

Tuttavia, negli ultimi decenni abbiamo assistito a una graduale diminuzione della produzione automobilistica nel paese, con marchi che spostano la produzione in altri paesi o riducono le loro operazioni in Italia.

 

Una delle principali motivazioni dietro questa tendenza è ovviamente l’aspetto economico.

La produzione automobilistica è diventata sempre più competitiva a livello globale, con costi di produzione e manodopera più bassi in altri paesi rispetto all’Italia.

Di conseguenza, le case automobilistiche scelgono di spostare la produzione verso luoghi dove possono massimizzare i profitti e ridurre i costi.

 

Tuttavia, questa tendenza ha ovviamente delle conseguenze negative per l’Italia, in quanto la diminuzione della produzione automobilistica equivale a meno posti di lavoro nel settore manifatturiero e a un impatto negativo sull’indotto, che include fornitori, concessionarie e altre attività correlate.

Inoltre, c’è il rischio di perdere il know-how e le competenze chiave nel settore automobilistico, che sono stati costruiti nel corso di decenni di esperienza.

 

La decisione di cambiare il nome dell’Alfa Romeo Milano in Junior è simbolica se inserita in questo trend molto più ampio.

Potrebbe infatti essere giustificata come una mossa di marketing per rinnovare il marchio e attirare nuovi clienti, ma è indiscutibilmente anche un segno della trasformazione del settore automobilistico italiano.

La scelta di cambiare un nome iconico come questo potrebbe essere interpretata come un tentativo di distacco dalla tradizione e dall’eredità storica del marchio Alfa Romeo, il che potrebbe non essere ben accolto dagli appassionati e dai fedeli sostenitori del marchio.

 

La diminuzione della produzione automobilistica in Italia ha poi implicazioni più ampie per l’economia del paese.

L’industria automobilistica è un importante motore dell’innovazione e della tecnologia, e la sua perdita potrebbe avere un impatto negativo sull’intero ecosistema industriale italiano.

Senza un forte settore automobilistico nazionale, l’Italia potrebbe perdere competitività a livello globale e vedere ridotte le opportunità di crescita economica e sviluppo tecnologico.

 

Ciò che rende particolarmente preoccupante questa tendenza è il fatto che non sembra esserci una strategia chiara da parte del governo italiano per invertire la situazione. Mentre altri paesi stanno investendo massicciamente nell’innovazione e nello sviluppo di veicoli elettrici e autonomi, l’Italia sembra rimanere indietro, con conseguenze potenzialmente negative per il futuro dell’industria automobilistica nel paese.

 

Il cambio di nome dell’Alfa Romeo Milano in Junior è quindi solo un segno tangibile di un problema più ampio che parte dalla diminuzione della produzione automobilistica in Italia.

Le motivazioni dietro questa tendenza sono principalmente economiche, ma le sue conseguenze vanno ben oltre il settore automobilistico, con implicazioni per l’intera economia italiana e il suo futuro sviluppo.

 

Noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo la convinzione che sia fondamentale che il governo e le istituzioni italiane adottino politiche e misure volte a sostenere e rilanciare l’industria automobilistica nazionale, preservando così un patrimonio culturale e industriale di inestimabile valore.

È indispensabile che la tendenza che i grandi marchi stanno seguendo, scegliendo di spostare la produzione verso altri paesi e diminuendo sempre più quella interna, venga ribaltata per consentire a tutte le aziende dell’indotto di portare avanti la professionalità e il know-how che le contraddistinguono.

 

E noi di Autocarrozzeria De Corso, che facciamo parte di questo indotto, scegliamo di allontanarci da questo trend e di gridare a gran voce: che la produzione torni in Italia!

Noi non ci muoviamo da qui, e ti aspettiamo nella nostra sede per qualsiasi tuo problema, perché siamo fieri di rappresentare la professionalità e l’esperienza di un settore che ha fatto grande l’Italia.

Il futuro del trasporto: la macchina volante debutta al World Mobile Congress

Il World Mobile Congress (WMC) del 2024 a Barcellona ha segnato un momento epocale nell’evoluzione dei trasporti e della tecnologia con la presentazione del primo modello in scala al mondo di una macchina volante, denominata Alef Model A, sviluppato da un’azienda californiana.

Questo avvenimento ha catturato l’attenzione globale, suscitando interesse e curiosità tra esperti del settore, appassionati di tecnologia e pubblico generale.

E anche noi di Autocarrozzeria De Corso non siamo immuni da questo fascino!

 

Le macchine volanti, un tempo considerate parte integrante del tessuto immaginativo della fantascienza, stanno rapidamente diventando una realtà tangibile grazie ai recenti progressi nell’ingegneria, nella robotica e nella tecnologia dei materiali.

Sebbene al momento esistano solo due prototipi funzionanti, l’obiettivo è quello di avviare la produzione in serie e rendere accessibile questa rivoluzionaria forma di trasporto al pubblico.

 

La tecnologia dietro la macchina volante

Il prototipo presentato al World Mobile Congress è il risultato di anni di ricerca e sviluppo nel campo dell’aeronautica e dell’ingegneria dei materiali. Combina tecnologie avanzate come la propulsione elettrica, il controllo automatizzato e la leggerezza dei materiali per consentire un volo sicuro ed efficiente.

 

Le caratteristiche del prototipo

Il prototipo attuale è ancora in fase sperimentale, ma le caratteristiche promettenti di questa macchina volante aprono la strada a un futuro entusiasmante.

Ecco le peculiarità principali di questi veicoli:

 

  1. propulsione elettrica:

questa macchina volante è alimentata da motori elettrici, che la rendono ecologica e sostenibile. Grazie alla propulsione elettrica, infatti, queste macchine sono eco-friendly e riducono significativamente le emissioni nocive rispetto ai veicoli tradizionali. Questa sostenibilità ambientale è fondamentale nel contesto attuale in cui l’umanità sta cercando soluzioni per contrastare i cambiamenti climatici e ridurre l’inquinamento atmosferico;

 

  1. leggerezza dei materiali:

i materiali utilizzati nella costruzione della macchina volante sono leggeri ma incredibilmente robusti, consentendo un volo efficiente e una maggiore autonomia. Questa leggerezza contribuisce anche a ridurre i consumi energetici, migliorando ulteriormente l’efficienza complessiva del veicolo.

 

  1. possibilità di guida su strada oltre che di volo:

questo veicolo potrà essere utilizzato anche per viaggiare a terra, per ora a velocità piuttosto basse, con la possibilità di librarsi in volo senza difficoltà grazie a decollo e atterraggio verticali.

 

Impatto sul trasporto e sulla società

 

La macchina volante promette di rivoluzionare il modo in cui ci spostiamo, offrendo numerosi vantaggi sia a livello individuale che collettivo.

Noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo scelto di prenderne in esame alcuni, i più evidenti.

  1. Riduzione dei tempi di viaggio:

con la capacità di volare direttamente da un punto all’altro, senza dover seguire le strade e le infrastrutture terrestri, la macchina volante può ridurre notevolmente i tempi di viaggio, consentendo spostamenti più rapidi ed efficienti. Tutto ciò potrebbe poi avere un impatto significativo su diversi settori, tra cui il trasporto pubblico, la logistica e il settore turistico.

 

  1. Accesso a zone remote:

le aree precedentemente inaccessibili diventano ora raggiungibili grazie alla capacità della macchina volante di superare ostacoli naturali come fiumi, montagne e foreste. Ciò apre nuove opportunità per l’esplorazione e lo sviluppo di regioni remote e isolate.

 

  1. Riduzione del traffico urbano:

con un numero crescente di persone che optano per il trasporto aereo personale, si potrebbe assistere a una riduzione del traffico urbano e dei problemi associati, come l’inquinamento atmosferico e acustico.

 

La strada verso la produzione in serie

 

Nonostante i progressi significativi finora raggiunti, la strada verso la produzione in serie presenta ancora sfide da superare. La sicurezza, le regolamentazioni, le infrastrutture e i costi sono solo alcune delle questioni che devono essere affrontate prima che la macchina volante diventi una realtà accessibile a tutti.

Tuttavia, con l’impegno continuo degli innovatori e il supporto delle istituzioni, è probabile che vedremo presto la produzione in serie di questi veicoli rivoluzionari.

Ci sono voci confermate che l’Alef Model A sia già in vendita, al modico prezzo di 300 mila dollari. Per preordinarla serve un anticipo, al quale si aggiunge un plus se si vuole essere tra i primi fortunati ad averla in garage, anche se le prime consegne sono previste solamente per la fine del 2025.

Il futuro del trasporto è appeso a un filo, o meglio, a un’ala, e la macchina volante potrebbe essere la chiave per sbloccare tutto il suo potenziale.

E noi di Autocarrozzeria De Corso siamo convinti che la presentazione del primo modello in scala al mondo di una macchina volante al World Mobile Congress rappresenti un passo significativo verso il futuro della mobilità.

Questa innovazione tecnologica apre nuove prospettive e sfide che dovranno essere affrontate con forte determinazione.

Resta da vedere come evolverà questa tecnologia e quali impatti avrà sulla nostra società, ma una cosa è certa: il futuro della mobilità sarà sicuramente sorprendente.

 

E il team di Autocarrozzeria De Corso è sempre pronto ad affrontare le novità e le nuove frontiere dell’automotive con le basi che lo contraddistinguono: formazione costante e grande professionalità.

Nel frattempo ti aspettiamo per un check up del tuo veicolo, che al momento non possiede ali per volare, ma necessita comunque di un controllino generale di tanto in tanto per esprimere al meglio le sue potenzialità.

Contattaci e vola da noi, il nostro team ti aspetta!

 

Equa concorrenza tra gli operatori indipendenti e le case automobilistiche

Equa concorrenza tra gli operatori indipendenti e le case automobilistiche: la decisione della CGUE che ha cambiato le carte in tavola.

La recente decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) riguardo alla causa C-319/22 GVA vs SCANIA ha portato ulteriori chiarimenti fondamentali nel campo della concorrenza nel settore automobilistico.

 

Questo verdetto si basa sul Regolamento (UE) 2018/858 che impone ai costruttori di veicoli l’obbligo di fornire informazioni tecniche per la riparazione e manutenzione dei veicoli agli operatori indipendenti.

Queste informazioni devono essere presentate in un formato leggibile dai computer, e deve consistere in un set di dati che sia interpretabile elettronicamente, facilitando così la gestione e l’elaborazione delle informazioni.

Per lungo tempo, la discussione ha riguardato l’applicazione di quest’obbligo a tutte le categorie di informazioni tecniche o solo a specifiche aree come i pezzi di ricambio.

Inoltre, si è dibattuto se i produttori dovessero fornire i numeri di identificazione dei veicoli (VIN) e in che formato queste informazioni dovessero essere comunicate.

 

La CGUE ha risposto a tutte queste interrogativi con chiarezza nella recente sentenza.

Ha stabilito inequivocabilmente che i produttori di veicoli devono fornire agli operatori indipendenti i VIN e che tutte le informazioni tecniche associate devono essere presentate in un formato che sia interpretabile da un computer. Questa decisione si basa sulla consapevolezza che il VIN è cruciale per l’identificazione precisa dei dati relativi a un veicolo specifico.

La Corte ha respinto l’argomentazione che il rifiuto di divulgare il VIN era giustificato da una generica esigenza di protezione dei dati.

Al contrario, ha sottolineato che solo attraverso la ricerca e l’accesso ai dati tramite il VIN è possibile ottenere un’identificazione accurata di un veicolo, confermando così l’importanza di questa informazione cruciale per garantire la corretta manutenzione e riparazione dei veicoli.

 

Questa decisione assume un ruolo fondamentale nel consolidare un regime di equa concorrenza tra gli operatori indipendenti e le case automobilistiche.

Garantendo l’accesso alle informazioni tecniche necessarie, compresi i VIN, si promuove la trasparenza nel settore automobilistico, consentendo agli operatori indipendenti di competere su un piano di parità con i produttori di veicoli.

Questo favorisce la diversificazione e l’innovazione nel settore, in quanto gli operatori indipendenti possono offrire servizi di riparazione e manutenzione in modo più efficiente e competitivo.

In sintesi, le possibili implicazioni derivanti dalla decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) sono quindi essenzialmente tre:

 

  1. promozione della concorrenza: la decisione potrebbe favorire una maggiore concorrenza nel settore automobilistico, consentendo agli operatori indipendenti di competere su un piano paritario con i costruttori di veicoli, avendo accesso alle stesse informazioni tecniche necessarie per la riparazione e la manutenzione dei veicoli;
  2. innovazione e diversificazione: l’accesso equo alle informazioni tecniche potrebbe favorire l’innovazione e la diversificazione nel settore, in quanto gli operatori indipendenti sarebbero in grado di offrire servizi di riparazione e manutenzione in modo più efficiente e competitivo;
  3. trasparenza ed equità: la decisione potrebbe contribuire a promuovere un ambiente di concorrenza leale, impedendo ai costruttori di veicoli di limitare l’accesso alle informazioni tecniche rilevanti, garantendo così una maggiore trasparenza ed equità nel settore automobilistico.

 

Complessivamente, la decisione della CGUE rafforza la trasparenza e l’equità nel settore automobilistico, promuovendo una sana concorrenza e garantendo che gli operatori indipendenti abbiano accesso alle risorse necessarie per svolgere le proprie attività in modo efficace.

Noi di Autocarrozzeria De Corso siamo consapevoli che questa decisione porterà a tutti gli utenti grandi benefici e un’ampia possibilità di scelta quando sarà il momento di decidere a chi affidarsi.

E ricordati che il nostro team ti attende sempre a braccia aperte, con la sua indiscussa professionalità e la capacità di comprendere ogni tua esigenza.

 

Prenota da Autocarrezzeria De Corso, ad Arezzo, un check up per il tuo veicolo!

Anche la tua auto ti ringrazierà!

I vantaggi e le sfide del leasing sociale in Italia

Il concetto di leasing sociale, già in atto in Francia, costituisce un interessante modello che l’Italia potrebbe adottare per favorire la transizione verso un parco veicolare più sostenibile, consentendo alle famiglie meno abbienti di accedere ad auto a basso impatto ambientale.

 

In Francia, il modello del leasing sociale per le auto a basso impatto ambientale è stato introdotto dal 1 novembre 2023 per affrontare la questione dell’inquinamento atmosferico e per promuovere la transizione verso veicoli più ecologici.

Questo approccio consente alle famiglie con redditi bassi di accedere a vetture elettriche o a motore termico a basso impatto ambientale a condizioni economiche vantaggiose, riducendo così l’impatto ambientale complessivo del parco auto del paese.

 

E dato che noi di Autocarrozzeria De Corso vogliamo da sempre tenerti informato su qualsiasi novità che possa portare benefici al settore automotive italiano, iniziamo col raccontarti che cos’è il leasing sociale.

Si tratta di un meccanismo che consente alle persone con risorse finanziarie limitate di usufruire di beni durevoli, come automobili, mediante un canone di noleggio a lungo termine a condizioni più vantaggiose rispetto all’acquisto diretto. Tale approccio è già stato implementato con successo in vari paesi europei, dimostrando la sua efficacia nel favorire l’accesso a veicoli ecologici.

 

Adottare un sistema simile nel nostro paese per consentire alle famiglie meno abbienti di sostituire le proprie auto obsolete con veicoli a basso impatto ambientale, rappresenterebbe un passo significativo verso la riduzione delle emissioni inquinanti e l’incentivazione della mobilità sostenibile.

È per questo che in Italia se ne sta parlando e ci sono già stati incontri e discussioni in proposito tra l’Aci e il ministero dei Trasporti, ma anche con quello delle Imprese, del Made in Italy, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con l’intento di far partire una sperimentazione nel 2024, per il momento con un numero limitato di vetture.

 

Il beneficio principale di questo modello risiede nella sua accessibilità economica. Le famiglie, che altrimenti non potrebbero permettersi l’acquisto di un’auto elettrica o a basso impatto ambientale, avrebbero la possibilità di accedervi mediante un canone mensile più accessibile. Ciò permetterebbe loro di contribuire attivamente alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, senza dover affrontare oneri finanziari insostenibili.

 

Inoltre, l’adozione di questo modello potrebbe avere impatti positivi sull’industria automobilistica italiana. L’incremento della domanda di veicoli a basso impatto ambientale favorirebbe lo sviluppo e la produzione di tecnologie più pulite e innovative nel settore automobilistico nazionale, stimolando l’occupazione e promuovendo la competitività delle aziende italiane a livello internazionale.

 

Tuttavia, prima di implementare il leasing sociale per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale, sarebbe necessario affrontare alcune sfide e considerare diversi aspetti. Ad esempio, occorrerebbe stabilire criteri chiari per garantire che il sistema sia equo ed efficiente, assicurando che le famiglie aventi effettivo bisogno siano le prime a beneficiare di questo programma.

Inoltre, sarebbe cruciale promuovere la consapevolezza e l’educazione riguardo ai vantaggi ambientali di tali veicoli e incoraggiare la formazione di abitudini di guida più sostenibili. In questo modo, si potrebbe garantire un impatto positivo non solo sull’ambiente, ma anche sullo stile di vita delle persone coinvolte.

Un altro punto fondamentale riguarda la disponibilità di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, poiché l’adozione diffusa di auto elettriche richiederebbe un’adeguata rete di punti di ricarica accessibili a tutti, indipendentemente dalla loro posizione geografica o condizione economica.

 

Noi di Autocarrozzeria De Corso siamo convinti che l’importazione del modello di leasing sociale per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale potrebbe rappresentare un passo significativo per l’Italia verso la promozione della mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento atmosferico, e sarebbe sicuramente un forte stimolo per l’evoluzione del settore automotive.

Tuttavia, per garantire il successo di un simile programma, è fondamentale considerare attentamente gli aspetti economici, sociali e infrastrutturali, oltre a implementare politiche mirate e sostenere l’adozione diffusa di tecnologie ecologiche.

 

E tu che cosa ne pensi?

 

Ti aspettiamo qui presso la sede di Autocarrozzeria De Corso per il tuo consueto check up annuale e per discutere assieme di questa importante novità.