L’evoluzione della giurisprudenza in materia di assicurazione RC Auto

Negli ultimi anni, la giurisprudenza in materia di responsabilità civile automobilistica ha subito un’importante evoluzione, con un impatto significativo per tutti i proprietari di veicoli e gli utenti della strada.

In particolare, l’orientamento dominante della Corte di Cassazione, consolidato dalla Sentenza n. 10394 del 2024 e dall’Ordinanza n. 25445 del 23 settembre 2024, ha stabilito che la polizza assicurativa per la responsabilità civile auto (RC Auto) risponde anche per i sinistri avvenuti in luoghi privati, a condizione che il veicolo sia utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale.

Questo segna un cambiamento rilevante rispetto al passato, quando la copertura assicurativa era generalmente limitata agli incidenti avvenuti su strade pubbliche o aperte al pubblico.

E noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo scelto di approfondire un po’ l’argomento per dare le giuste informazioni ai nostri clienti.

 

La situazione prima delle nuove sentenze

In passato, la copertura assicurativa della polizza RC Auto era considerata operante principalmente per sinistri verificatisi su strade pubbliche o in aree aperte al traffico. Questa interpretazione derivava sia dalla normativa nazionale sia dalle direttive europee, che disciplinavano l’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore in base alla necessità di garantire la sicurezza stradale e di tutelare le vittime di incidenti che si verificavano nelle strade ad accesso pubblico.

 

L’idea di fondo era che l’assicurazione dovesse coprire i rischi della “circolazione stradale”, concetto che veniva limitato a luoghi dove era obbligatorio rispettare le norme del codice della strada.

Ciò significava che se un veicolo provocava un incidente in un’area privata, come ad esempio all’interno di un cortile, un parcheggio riservato o un garage, l’assicurazione RC Auto non era tenuta a rispondere.

Questa restrizione si basava su una visione tradizionale della “circolazione” come attività che avviene principalmente in spazi pubblici, dove il rischio di incidenti è più elevato a causa della presenza di altri veicoli e pedoni. Tuttavia, con l’evoluzione delle modalità di utilizzo dei veicoli e l’aumento del traffico anche in aree private, si è reso necessario un adeguamento delle norme.

 

L’evoluzione normativa e giurisprudenziale

Negli ultimi anni, questo approccio restrittivo è stato progressivamente superato, soprattutto grazie all’intervento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che, interpretando la direttiva comunitaria 2009/103/CE, ha stabilito che la copertura assicurativa deve essere garantita anche quando il veicolo viene utilizzato in aree private, purché il suo impiego sia conforme alla funzione abituale del mezzo, ovvero come mezzo di trasporto.

 

Questo principio di diritto, nato a livello europeo, è stato successivamente recepito anche dalla giurisprudenza italiana, portando a un graduale allargamento della portata della copertura assicurativa. La normativa europea si è dunque orientata verso una concezione più ampia del termine “circolazione”, che non è più limitato esclusivamente alle strade pubbliche, ma comprende anche situazioni in cui un veicolo viene utilizzato in aree private.

 

Il ruolo delle sentenze della Corte di Cassazione

La Sentenza n. 10394 del 2024 della Corte di Cassazione è stata fondamentale per consolidare questo nuovo orientamento. La Corte ha affermato che la polizza RC Auto copre anche i sinistri avvenuti in aree private, a condizione che il veicolo sia utilizzato per scopi conformi alla sua funzione abituale, cioè come mezzo di trasporto. Questo significa che la copertura assicurativa non si limita più ai soli incidenti verificatisi su strade pubbliche, ma può estendersi anche a quelli avvenuti, per esempio, in un cortile condominiale o in un parcheggio privato, purché il veicolo venga utilizzato in modo conforme alla sua funzione di spostamento.

 

Questa sentenza è stata seguita dall’Ordinanza n. 25445 del 23 settembre 2024, che ha ulteriormente rafforzato questa interpretazione.

 

Il cambiamento e le ragioni dietro l’evoluzione

L’evoluzione giurisprudenziale che ha portato all’estensione della copertura assicurativa anche in aree private riflette un cambiamento culturale e sociale. I veicoli oggi sono utilizzati in una varietà di contesti, non solo su strade pubbliche, ma anche in spazi come parcheggi, cortili e aree condominiali. Di conseguenza, il rischio di incidenti non è più confinato alle strade pubbliche, ma si estende anche a questi spazi privati.

 

La normativa europea, seguita dalla giurisprudenza italiana, ha dunque riconosciuto la necessità di una maggiore tutela per le vittime di incidenti automobilistici, indipendentemente dal luogo in cui si verificano.

Il principio cardine che emerge dalle sentenze è che l’assicurazione RC Auto deve coprire i danni derivanti dall’uso del veicolo in qualsiasi contesto, purché l’uso del mezzo sia conforme alla sua funzione abituale di trasporto.

 

Possiamo quindi confermarvi che l’orientamento consolidato dalla Corte di Cassazione attraverso la Sentenza n. 10394 del 2024 e l’Ordinanza n. 25445 del 23 settembre 2024 amplia la tutela offerta dalla polizza RC Auto, garantendo una copertura più estesa anche per i sinistri avvenuti in contesti privati.

Noi di Autocarrozzeria De Corso siamo convinti che questo cambiamento, adattandosi alle nuove esigenze della società moderna, rappresenti un importante passo avanti nella protezione delle vittime di incidenti automobilistici.

 

Anche se ci auguriamo che tu non incorra mai in un incidente, vogliamo comunque ricordarti che noi di Autocarrozzeria De Corso abbiamo un team professionale e competente, sempre pronto a risolvere qualsiasi danno, che si sia verificato su strada pubblica o su strada privata!

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