Gasolio alle stelle! Perché costa più della benzina?
Negli ultimi anni, guerra e pandemia hanno notevolmente cambiato le abitudini degli italiani, a causa della difficoltà di reperimento di alcuni prodotti così come dell’aumento vertiginoso dei prezzi.
Quello che ha influito maggiormente sull’andamento dell’economia in generale, è stato l’aumento dei prezzi dei carburanti.
Tutti noi abbiamo dovuto fare i conti con l’aumento di benzina, diesel, metano e gas, che hanno raggiunto prezzi assurdi e che hanno impattato notevolmente sulla vita di chiunque.
Ma ciò che ci ha lasciato senza parole è stato l’aumento del diesel e il suo stabilirsi a un costo superiore a quello della benzina.
Cerchiamo di fare chiarezza.
In Italia, il gasolio viene utilizzato maggiormente per il settore produttivo e per quello pubblico, mentre la benzina è sempre stata maggiormente sfruttata in ambito privato.
Questo è il motivo per il quale il diesel ha avuto per lungo tempo un trattamento fiscale migliore e un costo più basso.
Nel corso degli ultimi decenni, però, le auto diesel hanno preso sempre più piede, divenendo un’ottima alternativa ai veicoli a benzina, sia per il loro consumo inferiore a parità di chilometri che per il prezzo più basso del carburante.
Nuovi prezzi, nuove dinamiche
L’aumento del costo dei carburanti è stato l’inizio di una rivoluzione per quanto riguarda le scelte dei consumatori.
Infatti, a distanza di qualche mese dal momento del picco più alto, il costo della benzina si è abbassato, ma quello del diesel invece no, stabilendosi ad un prezzo addirittura superiore a quello della benzina stessa.
Questo ha fatto sì che i consumatori abbandonassero l’idea di acquistare veicoli diesel, solitamente scelti per risparmiare sui consumi, per orientarsi invece su modelli a benzina o ibridi.
Ovviamente nel settore produttivo e in quello pubblico il contraccolpo si è sentito in modo decisivo, con un pesante aumento dei prezzi dei trasporti e della produzione, e le relative conseguenze.
Perché il diesel è diventato il nuovo oro?
Molte sono state le teorie prese in esame per comprendere perché il diesel abbia raggiunto un prezzo così alto e non ci sia stato un riassestamento come nel caso della benzina.
Il rincaro del gasolio è stato associato alla transizione ecologica (sembra che entro il 2030 le auto diesel verranno dismesse perché fortemente inquinanti), alle conseguenti evoluzioni in fatto di tecnologia (auto ibride ed elettriche), all’inflazione, all’aumento dei margini di guadagno delle aziende di settore che sfruttano la scarsità di fonti energetiche per alzare i costi.
In realtà l’origine di tutto ciò deve essere attribuita ad un insieme di fattori economici e politici internazionali.
E uno in particolare ha influito in maniera determinante, soprattutto se prendiamo in considerazione la situazione nel nostro paese.
L’Italia dipende in maniera consistente dalla Russia per quanto riguarda l’importazione di gasolio, ma a causa della guerra in corso con l’Ucraina unita al conseguente embargo, l’arrivo di questo carburante è stato bloccato e la produzione interna non riesce minimamente a soddisfare le necessità di tutto il nostro paese.
Una ridotta disponibilità di questo carburante a livello internazionale e una corsa all’acquisto da parte di molti paesi per avere scorte sufficienti ad evitare blocchi alla produzione interna sono i due fattori determinanti che hanno fatto schizzare i prezzi alle stelle.
Il problema, come si è ben capito, non riguarda solo l’Italia, ma tutto il mondo, e noi di Autocarrozzeria De Corso ci auguriamo che un riallineamento dei prezzi possa essere dietro l’angolo.
Nel frattempo, nel caso tu sia in procinto di cambiare auto, passa da noi per quattro chiacchiere e un consiglio.
In questo momento storico farsi consigliare da personale qualificato e del settore è indubbiamente la scelta migliore.
E noi di Autocarrozzeria De Corso siamo sempre qui a tua disposizione con la nostra competenza e professionalità. Ti aspettiamo!